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lunedì 10 Novembre 2025

Foligno, arrestato per stalking e revenge porn: aggressioni e minacce

Un uomo di 49 anni è stato arrestato a Foligno e posto agli arresti domiciliari in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto.

L’uomo è accusato di una serie di gravi reati che configurano un quadro di persecuzione sistematica e violenza nei confronti di una donna, la quale aveva precedentemente intrapreso una relazione extraconiugale con lui.

L’inchiesta, condotta dalla Polizia sotto la direzione della Procura di Spoleto, è scaturita da una denuncia-querela presentata dalla vittima, circa due settimane prima dell’arresto.
La denuncia descrive un escalation di comportamenti persecutori, che vanno dal controllo ossessivo dei suoi spostamenti a insulti pesanti e reiterate minacce, culminati in aggressioni fisiche.

La dinamica ricostruita rivela un modello di controllo e dominio abusivo.

La donna ha raccontato di essere stata vittima di un controllo costante e soffocante dei suoi movimenti, un’invasione della sua sfera privata che ha generato un profondo stato di ansia e paura.
Gli insulti verbali, spesso accompagnati da minacce esplicite, hanno contribuito a creare un clima di terrore e intimidazione.

Un episodio particolarmente grave ha visto l’uomo aggredire la donna con violenza fisica, presumibilmente in stato di alterazione alcolica.
L’aggressione ha comportato calci e una costrizione del collo che ha provocato un trauma all’occhio, causando dolore e sofferenza.

Questa condotta, unita agli altri elementi emersi, ha portato a contestare il reato di lesioni personali aggravate.

Gli approfondimenti investigativi, basati sulla denuncia e supportati da ulteriori elementi raccolti, hanno fatto luce su una ulteriore, gravissima, violazione della privacy e della dignità della donna.

L’indagato è accusato di averla minacciata di diffondere un video intimo contro la sua volontà, una minaccia poi concretizzata con la condivisione del video all’interno di una chat, seppur con successiva cancellazione del contenuto.

Questo comportamento configura il reato di revenge porn, una forma particolarmente odiosa di cyberbullismo e violenza psicologica che mira a umiliare e danneggiare la vittima attraverso la diffusione non consensuale di immagini o video privati.
L’arresto e la custodia cautelare sono stati disposti al fine di tutelare l’incolumità e la serenità della donna, garantendole un ambiente sicuro e offrendole la possibilità di ricostruire la propria vita, liberandosi dalla spirale di violenza e abuso psicologico a cui era stata sottoposta.
Il caso solleva importanti questioni sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, con particolare riferimento alla protezione della privacy e alla repressione del revenge porn, fenomeni che richiedono un intervento urgente e coordinato a livello legislativo e sociale.

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