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martedì 11 Novembre 2025

Intervento ortopedico complesso a Foligno: un successo innovativo

Un’operazione chirurgica ortopedica di elevata complessità, un vero banco di prova per le competenze e le tecnologie disponibili, ha recentemente avuto luogo presso l’ospedale di Foligno.
La Struttura Complessa di Ortopedia, guidata dal dottor Giulio Pucci, ha brillantemente completato una revisione protesica d’anca in un paziente affetto da una severa metallosi, una patologia che progressivamente compromette l’integrità ossea attorno all’impianto.

La condizione, definita dall’Usl Umbria 2 come una delle più ardue nella chirurgia ricostruttiva dell’anca, pone sfide significative per il ripristino della stabilità e della funzionalità articolare.
L’intervento, eseguito con precisione dai dottori Michele Berloco e Andrea Farneti, specialisti della Struttura, ha richiesto un approccio innovativo e l’impiego di un innesto osseo eterologo di origine equina.

Questa tecnica all’avanguardia ha permesso di ricostruire e rinforzare l’acetabolo, la cavità dell’anca in cui si inserisce la testa del femore, gravemente danneggiata dall’usura prolungata della protesi precedente e dalla conseguente perdita ossea.
Il paziente, originario dell’Umbria, presentava una protesi totale d’anca impiantata circa due decenni fa, un fattore che ha contribuito alla progressiva degenerazione dei tessuti circostanti.

“Ci siamo trovati di fronte a un caso particolarmente impegnativo – ha spiegato il dottor Berloco – caratterizzato da una notevole compromissione della qualità dell’osso e da un rischio concreto di non garantire un ancoraggio solido e duraturo alla nuova protesi.
La pianificazione meticolosa e la scelta di un innesto osseo specifico sono state cruciali per il successo dell’intervento.
”L’operazione, durata circa tre ore e mezza, ha richiesto un’orchestra di competenze professionali.

Un team multidisciplinare, composto da chirurghi ortopedici, anestesisti, tecnici di sala operatoria e infermieri altamente specializzati, ha lavorato in sinergia.

Il contributo dell’équipe di radiologia, fondamentale per la pianificazione preoperatoria, e del laboratorio di anatomia patologica, per l’analisi dei tessuti prelevati, ha amplificato la capacità di affrontare le complessità del caso.

Il percorso riabilitativo post-operatorio è proseguito presso il Centro Scrin di Trevi, un’istituzione specializzata in riabilitazione ortopedica ad alta intensità, dove il paziente ha intrapreso un programma mirato a recuperare la piena funzionalità dell’anca.

Questo complesso intervento chirurgico testimonia la capacità del sistema sanitario pubblico di offrire prestazioni di elevato livello, grazie all’integrazione di competenze specialistiche e all’adozione di tecnologie innovative.

La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha sottolineato come questo successo rappresenti un valore aggiunto per il sistema sanitario regionale, rendendolo sempre più attrattivo e in grado di rispondere alle esigenze complesse dei pazienti.

Il ringraziamento della Presidente è stato rivolto a tutti i professionisti coinvolti, per il loro impegno e la loro dedizione nella cura della salute dei cittadini umbri.
L’evento offre una prospettiva di speranza e avanzamento nella gestione di patologie ortopediche complesse, confermando l’importanza della ricerca, dell’innovazione e della collaborazione tra le diverse figure professionali nel campo della medicina.

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