Tre mesi trascorsi dalla sua messa in funzione, Isola B, la piattaforma galleggiante impiantata nel cuore del Lago Trasimeno il 19 maggio scorso, ha già dimostrato un’efficacia notevole nel mitigare il fenomeno dell’emergenza chironomidi, insetti la cui proliferazione estiva crea notevoli disagi alla popolazione locale, ai visitatori e alle attività turistiche.
Fino al 24 luglio, l’impianto ha intercettato e rimosso oltre dodici milioni di questi insetti, un dato significativo che preannuncia benefici duraturi.
L’attività di prelievo, gestita dalla ditta appositamente incaricata, si è articolata in otto cicli di raccolta.
Campioni provenienti da ciascun ciclo sono stati scrupolosamente analizzati dal Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia.
Queste analisi hanno permesso di accertare la composizione specifica degli insetti catturati e di avviare studi approfonditi sulle dinamiche della loro popolazione.
Il peso complessivo degli esemplari essiccati ha raggiunto i trentasei chilogrammi, con una media di circa centocinquantamila chironomidi intercettati quotidianamente.
L’impatto di questa iniziativa, tuttavia, va interpretato in una prospettiva pluriennale.
La rimozione di dodici milioni di esemplari, una percentuale considerevole dei quali sono femmine, impedisce la deposizione di un numero potenziale di uova pari a miliardi.
Questo fenomeno, secondo Alessandro Maria Di Giulio, responsabile dell’attività di disinfestazione della Usl Umbria 1, porterà a una drastica riduzione della popolazione di chironomidi nel tempo, con effetti benefici sempre più evidenti.
Il progetto non si limita quindi a una soluzione temporanea, ma mira a un controllo sostenibile della popolazione di chironomidi, agendo sulle dinamiche riproduttive.
L’intervento si inquadra in una strategia regionale allineata con il principio “One Health”, un approccio olistico che riconosce l’intricata connessione tra la salute umana, la salute animale e la salute dell’ambiente.
La Usl Umbria 1 sottolinea che questa iniziativa, finanziata attraverso il Piano nazionale per gli investimenti complementari in salute, ambiente, biodiversità e clima, rappresenta un’azione tangibile volta a prevenire i rischi ambientali e climatici sulla salute della comunità.
L’approccio “One Health” implica infatti una gestione integrata del territorio, considerando l’ecosistema lacustre come un elemento cruciale per il benessere della popolazione.
Isola B incorpora un sistema tecnologico all’avanguardia, progettato per monitorare e catturare i chironomidi direttamente dall’acqua, minimizzando così l’impatto sulle aree costiere e sulle zone di particolare interesse turistico.
Il funzionamento autonomo dell’impianto, garantito da un sistema fotovoltaico abbinato a batterie di accumulo, assicura la sostenibilità ambientale e l’operatività continua, riducendo al minimo la necessità di interventi esterni e l’impronta ecologica dell’iniziativa.
Con questa iniziativa, la Regione Umbria e l’Usl Umbria 1 ribadiscono il loro impegno a investire in soluzioni innovative, integrate e sostenibili, finalizzate a migliorare il benessere collettivo e a valorizzare il patrimonio naturale e culturale del Lago Trasimeno, un bene prezioso per l’intera regione.
Il progetto si configura come un esempio di come la tecnologia e la scienza possano collaborare per affrontare le sfide ambientali, salvaguardando al contempo la qualità della vita e il valore del territorio.