cityfood
cityeventi
mercoledì 19 Novembre 2025

Laura Santi: il marito Massoli e l’eredità di libertà e dignità.

Il ricordo di Laura Santi, spentasi nel silenzio di un percorso di assistenza al suicidio, risuona ora attraverso le parole del marito, Stefano Massoli, con una forza amplificata dalla tragica vicenda delle sorelle Kessler.
Massoli, testimone del suo percorso e suo compagno di vita, ne perpetua l’impegno civile nell’associazione Luca Coscioni, assumendo un ruolo attivo nella Giunta e portando avanti le battaglie che Laura aveva intrapreso con passione.

L’atto compiuto da Alice ed Ellen Kessler, le gemelle tedesche che hanno scelto la stessa via per porre fine alle loro sofferenze, non viene percepito da Massoli come un gesto di disperazione, ma come un’affermazione radicale di autonomia e dignità.
Un “grande atto di libertà individuale”, come lo definisce, che corona una vita vissuta al di fuori dei convenzioni, una vita che si è sempre distinta per coraggio e indipendenza di pensiero.

L’immagine delle Kessler che apparvero per la prima volta sui nostri schermi televisivi evoca un’epoca di rottura, di voglia di cambiare, di rivendicare il diritto all’autodeterminazione.

La scomparsa di Laura ha lasciato un vuoto incolmabile, ma ha anche generato un rinnovato senso di responsabilità in Stefano Massoli, che si sente investito del compito di onorare la sua memoria.
Il suo impegno attuale si concentra in particolare sul sostegno ai caregiver, coloro che si prendono cura dei malati cronici e disabili, spesso a costo di un sacrificio personale enorme.

Laura aveva combattuto per i loro diritti, e Stefano intende portare avanti questa battaglia, sensibilizzando l’opinione pubblica e sollecitando interventi legislativi a loro favore.
La vicenda delle Kessler ha offerto a Massoli un’ulteriore spinta, una conferma della necessità di aprire un dibattito più ampio e onesto sulla libertà di scelta, sul diritto di morire dignitosamente, sulla necessità di accompagnare chi soffre con umanità e compassione.

Non si tratta di promuovere il suicidio, ma di riconoscere la complessità dell’esistenza umana e di offrire alternative a chi si trova di fronte a sofferenze insopportabili.
La voce di Laura, attraverso Stefano, continua a risuonare, un appello alla libertà, alla dignità e alla compassione.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap