lunedì 28 Luglio 2025
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Laura Santi: la vita, un inno alla resilienza e alla speranza.

La decisione di abbracciare la vita, anche nelle sue manifestazioni più aspre e prolungate, fino all’età più avanzata e nelle circostanze più estreme, deve rimanere un atto di volontà personale, ineludibile e autonomo.

Questa è la potente affermazione di Laura Santi, attivista appassionata e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni, un’eredità spirituale che risuona con una straordinaria intensità.

“Io sto per morire”, scriveva, ma in quelle parole non c’è rassegnazione, bensì una liberazione sorprendente, una tregua attesa dal dolore che permeava la sua quotidianità.
Un sollievo che, forse, alcuni possono comprendere appieno, o forse no, ma che invita alla riflessione sulla natura stessa dell’esistenza e sulla sua percezione individuale.

La sua visione non era quella di un addio mesto, ma di un passaggio arricchito dalla memoria.
“Mi porto di là sorrisi, credo che sia così.
Mi porto di là un sacco di bellezza che mi avete regalato.
” Un tesoro di esperienze positive, di incontri significativi, di momenti di gioia che l’accompagnano nel viaggio finale.

E un appello commovente: “Ricordatemi.
“Non un semplice ricordo nostalgico, ma un’esortazione a perpetuare la fiamma della sua lotta, a incarnare i suoi ideali.
“E nel ricordarmi – proseguiva – non vi stancate mai di combattere.
Vi prego, non vi rassegnate mai.

” La sua vita, seppur segnata da sofferenze, è stata un inno alla resilienza e all’impegno civile.
Laura Santi ci ricorda che la resistenza non è assenza di paura, ma la capacità di agire nonostante essa.
Le battaglie che intraprendiamo possono apparire insormontabili, gravate da ostacoli apparentemente inespugnabili, ma la rassegnazione è il vero nemico.

È il silenziamento della speranza, l’abbandono di un futuro migliore.

Il suo messaggio è un invito a coltivare l’empatia, a sostenere chi soffre, a difendere i diritti di tutti.
Un monito a non soccombere al cinismo, a preservare la capacità di meravigliarsi, a nutrire la fede nel potere trasformativo dell’azione collettiva.
Ricordare Laura Santi significa onorare la sua eredità di coraggio, di determinazione e di amore per la vita, anche e soprattutto quando questa si presenta sotto le vesti più difficili.
È un atto di responsabilità, un impegno a continuare il suo cammino verso un mondo più giusto e più umano.

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