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sabato 8 Novembre 2025

Morte dopo il Pronto Soccorso: indagine interna in Umbria

In seguito al decesso di una donna di 43 anni, avvenuto nei giorni immediatamente successivi alle dimissioni dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Città di Castello, l’Unità Sanitaria Locale Umbria 1 ha avviato un’indagine interna approfondita.
L’obiettivo primario è la ricostruzione puntuale e dettagliata della sequenza degli eventi che hanno preceduto e seguito il congedo della paziente, con l’intento di comprendere appieno le circostanze che hanno portato a questo tragico epilogo.

La direzione sanitaria, in stretta collaborazione con la Presidente della Regione Umbria e con la Direzione regionale, ha espresso il più profondo cordoglio alla famiglia della defunta e alla comunità intera, condividendone il dolore e manifestando la massima vicinanza in questo momento di lutto.
La collaborazione con le autorità competenti, designate per accertare la verità e fornire risposte certe, è stata assicurata e ribadita come prioritaria.

Oltre alla trasparenza processuale, l’azienda sanitaria intende analizzare criticamente le procedure interne, i protocolli applicati e le risorse disponibili risorse, focalizzandosi sull’efficacia del percorso assistenziale offerto.
Questo processo di indagine non si limita alla mera constatazione di responsabilità, ma si pone come occasione di riflessione e miglioramento continuo.

L’azienda sanitaria si impegna ad esaminare i fattori potenzialmente critici che potrebbero aver contribuito all’evento avverso, inclusi, ma non limitati a, i tempi di attesa, l’appropriatezza degli accertamenti diagnostici, la comunicazione tra i diversi professionisti sanitari coinvolti e la gestione del flusso dei pazienti.
L’azienda ribadisce il proprio impegno a garantire la massima trasparenza in tutte le fasi dell’indagine, assicurando che i risultati e le conclusioni siano resi pubblici, nel rispetto della privacy e delle normative vigenti.

L’obiettivo è non solo fornire risposte alla famiglia della paziente e alla collettività, ma anche rafforzare la fiducia nel sistema sanitario regionale, attraverso un’azione concreta di responsabilità e di miglioramento continuo della qualità dell’assistenza.
Il processo di revisione delle procedure e dei protocolli prenderà in considerazione le nuove evidenze scientifiche e le migliori pratiche internazionali, al fine di prevenire il ripetersi di simili eventi e di garantire la sicurezza e il benessere di tutti i pazienti.

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