Mercoledì 24 settembre, dalle 9:00 alle 13:00, la Direzione Generale della Usl Umbria 1, in collaborazione con la Regione Umbria e il Comune di Perugia, inaugura un’iniziativa volta a promuovere la piena comprensione e fruizione del Punto Unico di Accesso (PUA) operante all’interno della Casa della Comunità di Perugia – Ponte San Giovanni.
L’evento, aperto a tutti i cittadini e alle associazioni di volontariato, rappresenta un momento cruciale per trasfigurare la complessità del sistema sanitario umbro in un’esperienza partecipativa e accessibile.
Il PUA non è semplicemente un ufficio o un punto di contatto; è un nodo cruciale nel tessuto dei servizi sanitari territoriali, concepito per integrare e semplificare il percorso del paziente verso l’assistenza appropriata.
L’open day si propone di demistificare la sua funzione, illustrando come esso funge da filtro intelligente, orientando i cittadini verso il servizio più adatto alle loro esigenze, che si tratti di consulenze mediche specialistiche, supporto infermieristico, assistenza domiciliare o l’accesso a programmi di prevenzione.
L’iniziativa va oltre la semplice presentazione delle strutture.
Sarà un’opportunità per dialogare direttamente con professionisti sanitari – medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, assistenti sociali – che spiegheranno i processi di accesso ai servizi, chiariranno dubbi e raccoglieranno suggerimenti per migliorare l’efficacia del PUA.
Verranno illustrati i percorsi di prenotazione online e via telefono, il funzionamento del sistema di triage e le modalità di accesso a servizi specifici per fasce di popolazione vulnerabili, come anziani, persone con disabilità e famiglie con bambini piccoli.
L’apertura delle porte della Casa della Comunità mira a rafforzare il legame tra la sanità pubblica e la comunità locale, promuovendo un modello di cura centrato sulla persona, proattivo e partecipativo.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente di fiducia, in cui i cittadini si sentano informati, supportati e attivamente coinvolti nella gestione della propria salute e del benessere collettivo.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione del sistema sanitario, che punta a rafforzare la medicina territoriale, a ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure e a promuovere una cultura della prevenzione e della responsabilità condivisa.