Nel solstizio autunnale dedicato alla memoria delle vittime di femminicidio, gli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino si fanno ancora una volta portavoce di un messaggio universale: l’inaccettabilità della violenza contro le donne.
Le iniziative, integrate nella quinta edizione dell'(H) Open Week promossa dalla Fondazione Onda ETS, e inserite nel più ampio programma “Umbria contro ogni genere di violenza” coordinato dalla Regione Umbria in sinergia con le strutture sanitarie e ospedaliere, rappresentano un impegno concreto nel tessuto territoriale.
Quest’anno, l’illuminazione rossa delle facciate ospedaliere, un simbolo potente e visibile, accompagnerà per l’intera settimana, dalle ore 18:00 fino a notte, una serie di eventi volti a sensibilizzare la comunità e a offrire spazi di riflessione e confronto.
L’installazione artistica, declinata in diverse forme espressive – scarpe rosse, tele, fotografie, immagini evocative – trasforma gli spazi comuni in luoghi di memoria e denuncia, invitando a una profonda riflessione sulle radici culturali e sociali che alimentano la violenza di genere.
L’inaugurazione, il 21 novembre, presso l’ospedale di Città di Castello, vedrà lo svolgersi di “Voci per la libertà”, uno spettacolo multidisciplinare che fonde musica, canto e poesia, una sinergia di linguaggi volti a raccontare storie di resilienza, speranza e rinascita, testimonianze di donne che hanno saputo rialzarsi e riconquistare la propria dignità.
L’evento, concepito come un atto di coraggio e di testimonianza, vuole offrire un messaggio di speranza a tutte le donne che vivono in condizioni di pericolo o che hanno subito abusi.
Un focus particolare è dedicato all’educazione delle nuove generazioni.
L’iniziativa “Contrasto ad ogni forma di violenza”, prevista per il 24 novembre presso l’ospedale di Branca, coinvolgerà attivamente le scuole del territorio, offrendo agli studenti un’occasione di apprendimento e di sensibilizzazione.
Attraverso laboratori, testimonianze e attività interattive, i giovani saranno chiamati a riflettere sui meccanismi della violenza, a riconoscere i segnali di allarme e a sviluppare competenze per promuovere relazioni sane e rispettose.
Questo approccio educativo mira a costruire una cultura del rispetto e dell’uguaglianza, in grado di prevenire e contrastare la violenza di genere fin dalle prime fasi della vita.
Le iniziative ospedaliere non si limitano a eventi specifici, ma si inseriscono in un percorso più ampio di prevenzione e supporto alle vittime.
L’obiettivo è quello di creare una rete di protezione, in grado di offrire ascolto, orientamento e assistenza a tutte le donne che ne abbiano bisogno, promuovendo al contempo una cultura di responsabilità e di cambiamento all’interno della comunità.
L’impegno, costante e rinnovato, testimonia la volontà di costruire un futuro in cui la violenza contro le donne sia un ricordo del passato, un’ombra svanita per sempre.








