In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il 25 novembre, gli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino si fanno portavoce di un messaggio potente e concreto, integrandosi in un più ampio mosaico di iniziative a livello regionale e nazionale.
Questo impegno si inserisce nella quinta edizione dell’(H) Open Week, promossa dalla Fondazione Onda ETS, e nel programma “Umbria contro ogni genere di violenza”, un’iniziativa corale sostenuta dalla Regione Umbria in sinergia con le aziende sanitarie e gli ospedali del territorio.
L’illuminazione rossa delle facciate ospedaliere, un simbolo universale di lotta e resilienza, accompagnerà per l’intera settimana la cittadinanza, creando un’atmosfera di riflessione e consapevolezza.
All’interno degli spazi ospedalieri, installazioni artistiche evocative, come le ormai iconiche scarpe rosse, opere pittoriche e fotografiche, si configurano come un linguaggio espressivo volto a sensibilizzare e a stimolare il dialogo.
L’impegno degli ospedali non si limita alla dimensione simbolica, ma si concretizza in un ricco calendario di eventi formativi e culturali, pensati per coinvolgere operatori sanitari, istituzioni, scuole e la comunità intera.
A Città di Castello, un focus specifico sarà dedicato alla gestione dei casi di donne vittime di violenza nei pronto soccorso, con un evento formativo aperto al pubblico che mira a migliorare l’accesso e la tutela di queste pazienti, fornendo strumenti e protocolli operativi adeguati.
“Voci per la Libertà”, uno spettacolo multidisciplinare che fonde musica, canto e poesia, offrirà un momento di riflessione emotiva e di espressione artistica.
“Danza per la Vita”, performance coreutica, simboleggia la rinascita e la forza interiore di chi ha subito violenza.
Anche l’ospedale di Branca si fa partecipe con un evento aperto alla popolazione e con il coinvolgimento attivo delle scuole, affrontando il tema del contrasto a ogni forma di violenza in un’ottica di prevenzione e sensibilizzazione fin dalla giovane età.
L’iniziativa mira a promuovere una cultura del rispetto e dell’empatia, ponendo le basi per un futuro in cui la violenza non trovi più spazio.
L’intero programma si configura come un’occasione per rafforzare la rete di supporto a favore delle donne vittime di violenza, promuovendo una cultura della non-violenza e del rispetto dei diritti umani.








