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domenica 16 Novembre 2025

Perugia, 40ª in Italia per qualità della vita: un passo avanti, ma con criticità

Perugia si colloca al 40° posto nella graduatoria nazionale della qualità della vita elaborata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, nella 27esima edizione dell’Indagine sulla Qualità della Vita nelle province italiane del 2025.

Questo risultato, puramente indicativo, testimonia un’inversione di tendenza rispetto al 52° posto dell’anno precedente, segnando un avanzamento di 12 posizioni che suggerisce un miglioramento generale del benessere percepito nel capoluogo umbro.

L’analisi dimensionale rivela un quadro sfaccettato, con punte di eccellenza e aree di criticità che richiedono attenzione.
L’ambito “Affari e Lavoro” si posiziona al 43° posto, evidenziando un contesto favorevole all’imprenditorialità e all’occupazione, con una lieve progressione rispetto all’anno precedente.
L’ambiente, fattore cruciale per la sostenibilità e la salute dei cittadini, si attesta al 38°, segnalando un impegno crescente nella tutela del territorio, sebbene vi siano ancora margini di miglioramento.

Un elemento di preoccupazione emerge dalla posizione del capoluogo umbro nella dimensione “Reati e Sicurezza” (64° posto), indicando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla criminalità, un segnale che contrasta con il significativo miglioramento nella percezione della “Sicurezza Sociale” (61° posto).
L’eccellenza di Perugia si manifesta, invece, nel campo dell’istruzione e della formazione, dove si posiziona al decimo posto nazionale, a testimonianza della qualità delle istituzioni educative e della loro capacità di promuovere lo sviluppo del capitale umano.

La dinamica demografica, con un posizionamento al 48°, riflette le sfide legate al calo delle nascite e all’invecchiamento della popolazione, un tema centrale per il futuro della provincia.

Il sistema sanitario, cruciale per il benessere dei cittadini, si attesta al 35°, segnando un arretramento rispetto al 23° posto del 2024, probabilmente a causa di fattori strutturali o di gestione che richiedono un’analisi approfondita.
L’attrattività turistica, con un posizionamento stabile al 39°, riflette un patrimonio culturale e paesaggistico di inestimabile valore, ma anche la necessità di innovare l’offerta e promuovere un turismo sostenibile.
Infine, il reddito e la ricchezza, indicatore chiave del benessere economico, si attestano al 64°, segnalando un divario rispetto alle province più prospere del Nord.
La classifica nazionale vede Milano confermarsi al vertice, grazie a una solida infrastruttura di servizi, un elevato reddito pro capite, una gestione efficiente delle infrastrutture e una vivace attività economica.

Bolzano e Bologna seguono a ruota, completando il podio.
In coda alla graduatoria, Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria si confrontano con sfide complesse, richiedendo interventi mirati per migliorare la qualità della vita dei loro cittadini.
L’analisi complessiva sottolinea come la qualità della vita sia un costrutto multidimensionale, influenzato da fattori economici, sociali, ambientali e culturali, e che il miglioramento continuo richieda un impegno costante da parte di istituzioni e cittadini.

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