martedì 9 Settembre 2025
24.6 C
Perugia

Perugia, Finanze: Sotto inchiesta una rete di sfruttamento lavoro nero.

L’azione scrupolosa della Guardia di Finanza nella provincia di Perugia ha portato alla luce una rete complessa di irregolarità nel mercato del lavoro, rivelando una diffusa pratica di sfruttamento e evasione fiscale.
L’attività di controllo, intensificata in diversi settori chiave dell’economia locale, ha identificato 58 datori di lavoro responsabili dell’impiego irregolare di un numero considerevole di persone: 73 lavoratori in nero, privi di qualsiasi forma di contratto o tutela, e 28 assunti in condizioni contrattuali illegali, caratterizzate da inquadramenti errati o, in alcuni casi, da una totale assenza di comunicazione preventiva alle autorità competenti.

L’indagine, estesa a un ampio ventaglio di attività economiche – dall’edilizia al settore della ristorazione, dal commercio di prodotti ortofrutticoli all’agricoltura e all’organizzazione di eventi – ha coinvolto numerosi comuni umbri, tra cui Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno.
Questa capillare presenza testimonia la pervasività del fenomeno dell’illegalità nel lavoro, che non risparmia aree rurali e centri urbani.

Le irregolarità riscontrate non si limitano alla semplice assunzione in nero.

L’inquadramento errato, ad esempio, consente ai datori di lavoro di ridurre i costi a carico, manipolando le classificazioni professionali per minimizzare il costo del lavoro e sottoporre i lavoratori a condizioni contrattuali meno favorevoli.
Questa pratica, oltre a danneggiare i lavoratori stessi, crea una concorrenza sleale nei confronti delle aziende che operano nel rispetto delle leggi.
L’ammontare delle sanzioni amministrative previste dalla normativa per ciascun lavoratore irregolare, che varia da un minimo di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro, raggiunge una cifra complessiva di circa un milione e 200.000 euro, evidenziando la gravità del fenomeno e l’importanza di un’azione repressiva incisiva.
Tuttavia, l’applicazione di queste sanzioni è solo un aspetto del problema: è fondamentale agire anche a livello preventivo, promuovendo la consapevolezza dei diritti dei lavoratori e incentivando l’adozione di pratiche commerciali corrette.
Il contrasto al lavoro sommerso rappresenta un imperativo etico ed economico, essenziale per la costruzione di un mercato del lavoro equo, trasparente e sostenibile.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -