domenica 14 Settembre 2025
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Perugia

Perugia ricorda la liberazione dal dominio pontificio: un omaggio alla libertà.

Il 14 settembre a Perugia, una data scolpita nella memoria collettiva, ha visto la comunità riunirsi per commemorare l’atto di liberazione dal dominio pontificio del 1860.

La ricorrenza, più che una semplice celebrazione, si è rivelata un profondo atto di riflessione sul significato della libertà, del sacrificio e della responsabilità civica.
Le cerimonie, permeate di solennità e commozione, si sono aperte con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti del cimitero civico, un tributo ai perugini che con il loro coraggio contribuirono a forgiare l’identità nazionale.
Il cuore pulsante della commemorazione è stato l’omaggio alla statua del Bersagliere all’esterno di Porta Sant’Antonio, un gesto reso ancora più significativo dalla presenza del sindaco Vittoria Ferdinandi, del colonnello Stefano Silvestrini, comandante del Comando militare esercito Umbria, del consigliere Riccardo Vescovi in rappresentanza della Provincia di Perugia e della deputata Emma Pavanelli, insieme ai rappresentanti delle forze di polizia e alla suggestiva Fanfara dell’11° reggimento dei Bersaglieri, che ha intonato nenie evocative.

L’evento ha rievocato l’ingresso trionfale a Perugia del 16° battaglione bersaglieri da Borgo Sant’Antonio, accompagnato dall’arrivo del primo e secondo reggimento della brigata Granatieri di Sardegna da Porta Santa Margherita, momenti cruciali che segnarono l’inizio di una nuova era per la città.
La sindaca Ferdinandi, nel suo discorso, ha sottolineato come la partecipazione numerosa dei cittadini dimostri un vivo desiderio di preservare la memoria storica, un patrimonio intangibile che definisce l’identità di una comunità.
Perugia, in quella cruciale fase del Risorgimento, si era affermata come motore propulsore di un’aspirazione all’unità e all’indipendenza, un’eredità che impone una riflessione continua.
Onorare i caduti non è solo un dovere morale, ma anche un impegno a perpetuare lo spirito di resilienza e di speranza che animò i protagonisti di quel periodo.

La libertà, come ha osservato la sindaca, non è un diritto acquisito, bensì una conquista fragile che richiede costante vigilanza e difesa.

È il frutto di sacrifici, di una visione lungimirante e di un coraggio indomito, qualità intrinseche al carattere perugino, capace di riemergere, fiera e indomita, dopo secoli di dominio straniero.
La vera libertà, tuttavia, non si esaurisce in un sentimento individuale, ma si traduce in una responsabilità condivisa verso gli altri e verso il bene comune, un impegno a costruire una società più giusta, equa e solidale.

La giornata si è conclusa con un concerto della fanfara dei Bersaglieri, ospitato nella suggestiva sala dei Notari del Palazzo dei Priori, un momento di aggregazione e di celebrazione che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, riaffermando l’importanza di custodire e tramandare il patrimonio storico e culturale della città di Perugia.

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