La Struttura Commissariale Straordinaria per la Ricostruzione Sisma 2016, fulcro dell’azione governativa volta a ripristinare la resilienza dei territori fragili, ribadisce con fermezza le tempistiche cruciali per l’avvio formale dei processi di ricostruzione privata a seguito degli eventi sismici che hanno colpito le Marche e l’Umbria nel 2022 e 2023.
Il termine per la presentazione della Manifestazione di Volontà (MdV) a ricostruire è fissato imperativamente al 31 ottobre 2025.
La MdV, obbligatoria per i cittadini e le imprese che hanno subito danni a seguito dei terremoti, costituisce il primo passo concreto per accedere agli interventi di ricostruzione e ripristino.
La procedura è interamente digitalizzata e accessibile attraverso la piattaforma GeDiSi, strumento innovativo che mira a semplificare e velocizzare le pratiche amministrative, garantendo la tracciabilità delle operazioni e la massima trasparenza.
L’attuale provvedimento non segna solamente l’inizio operativo della fase progettuale, ma simboleggia un impegno rinnovato verso i territori colpiti, con particolare attenzione ai comuni di Ancona, Pesaro, Fano nelle Marche e Umbertide, Gubbio in Umbria.
Questi comuni, testimoni tangibili della fragilità sismica, richiedono un approccio ricostruttivo mirato e sensibile alle specifiche esigenze delle comunità locali.
Particolare attenzione è riservata alla questione del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) per i residenti marchigiani colpiti dal sisma del 2022.
Il precedente stop, conseguente alla cessazione dello stato di emergenza, è stato interpretato come una temporanea sospensione per consentire una revisione e un’ottimizzazione delle procedure.
La successiva pubblicazione di un apposito provvedimento disporrà la riattivazione del CAS, garantendo un supporto economico essenziale per i nuclei familiari che necessitano di un alloggio adeguato in attesa del completamento della ricostruzione.
“La ricostruzione è un processo complesso che richiede un approccio ordinato, tempestivo e, soprattutto, collaborativo,” afferma il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli.
“La scadenza del 31 ottobre non è una data burocratica, ma un momento cardine per definire le priorità, allocare le risorse in modo efficace e consolidare un quadro complessivo delle necessità.
Il nostro impegno è quello di offrire alle famiglie e alle imprese colpite un percorso chiaro e accessibile, basato su un modello di ricostruzione già ampiamente testato e perfezionato nel cratere sismico del 2016.
Questo modello, caratterizzato da procedure semplificate, tempi certi e un dialogo costante con le comunità locali, rappresenta la chiave per una ripartenza sostenibile e duratura.
” L’obiettivo primario è quindi garantire non solo il ripristino degli edifici, ma anche il rafforzamento del tessuto sociale ed economico dei territori colpiti, promuovendo l’innovazione, la sicurezza e la resilienza.







