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giovedì 20 Novembre 2025

San Michele Arcangelo: approvato intervento da 100.000 euro

La Conferenza permanente per la ricostruzione ha approvato un intervento cruciale volto a preservare l’importante complesso ecclesiale di San Michele Arcangelo, situato nella frazione di Coldipeccio, nel territorio di Scheggia e Pascelupo.

L’intervento, di stringente necessità, si propone di rafforzare la vulnerabilità sismica dell’edificio, un bene di inestimabile valore storico e religioso per la comunità locale.
Il progetto, dettagliato dalla struttura commissariale, non si limita ad una semplice manutenzione, ma implica un intervento strutturale complesso e mirato.

L’obiettivo primario è la stabilizzazione del solaio di copertura, essenziale per garantire la sicurezza dell’intera struttura.

La tecnica impiegata prevede una fase di puntellatura temporanea, seguita da un’accurata operazione di “cuci-scuci”, un metodo di restauro che permette di sostituire le parti danneggiate preservando al massimo la continuità del materiale originale e le caratteristiche costruttive.
Per sostenere l’edificio durante le fasi di restauro e per favorire l’accesso alle diverse aree, sarà realizzata una rete di ponteggi metallici a cavalletti, strategicamente posizionati sui quattro prospetti della chiesa.

Questi elementi di supporto non solo garantiranno la sicurezza dei restauratori, ma permetteranno anche un’analisi approfondita delle condizioni strutturali dell’edificio.

Un aspetto fondamentale del progetto è il ripristino delle pareti lesionate.
L’approccio “cuci-scuci” sarà applicato anche a queste aree, consentendo una ricostituzione fedele dei conci originali e preservando le caratteristiche costruttive del tempo.
Il restauro comprenderà anche il ripristino degli intonaci interni, realizzati con malte a base di calce, materiale tradizionale che favorisce la traspirabilità delle pareti e contribuisce a regolare l’umidità interna.
L’investimento complessivo previsto per l’intervento di consolidamento ammonta a 100.000 euro, una cifra significativa che testimonia l’importanza attribuita alla salvaguardia di questo patrimonio.
Il commissario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha sottolineato con forza l’importanza di tutelare il patrimonio storico e religioso, evidenziando come le chiese rappresentino tangibili testimonianze della memoria collettiva e dell’identità culturale.

L’impegno continuo nella loro ricostruzione e riqualificazione mira a restituirle al culto e alla fruizione pubblica, preservando al contempo il loro valore storico-artistico per le generazioni future.
Il commissario ha espresso la sua gratitudine alla presidente della Regione Stefania Proietti, al vescovo Luciano Paolucci Bedini, all’Ufficio ricostruzione e al sindaco Fabio Vergari per il loro contributo essenziale, riconoscendo la ricostruzione come un processo che richiede una collaborazione sinergica tra istituzioni e comunità.
Il progetto di San Michele Arcangelo rappresenta un tassello importante in questo percorso di rinascita, un segnale di speranza e di continuità per un territorio segnato dal sisma.

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