L’indagine sull’efferato omicidio del cuoco Sagor Bala, avvenuto a Spoleto, si concentra ora su Dmytro Shuryn, fermato dalle forze dell’ordine e sospettato di essere l’autore del crimine.
Sebbene l’arma del delitto non sia stata ancora identificata con certezza, il sequestro di diversi coltelli nell’abitazione del sospettato suggerisce un collegamento diretto con l’evento tragico.
I reperti sono ora sottoposti a un’analisi forense approfondita, condotta dai carabinieri con il supporto del reparto investigazioni scientifiche, in un’operazione che ha interessato anche l’esecuzione di un’accurata perquisizione domiciliare.
L’attenzione degli inquirenti, coordinati dal procuratore Claudio Cicchella, si è focalizzata in particolar modo sulla cantina dell’abitazione di Shuryn.
L’ambiente, oggetto di un esame minuzioso, ha rivelato tracce inquietanti che indicano la possibilità che il corpo di Bala sia stato sezionato proprio in quel luogo prima di essere occultato in un sacco per la spazzatura e abbandonato in una zona periferica.
Si sospetta inoltre che siano stati compiuti tentativi di pulizia per eliminare prove compromettenti.
Il movente alla base dell’omicidio rimane ancora avvolto nell’ombra, ma le indagini hanno fatto emergere una potenziale pista finanziaria.
Risulta che la vittima fosse creditrice nei confronti del sospettato per una somma di denaro, una circostanza che ora viene scrupolosamente valutata dagli investigatori come possibile causa scatenante del gesto violento.
Elementi cruciali per la determinazione del fermo di Shuryn sono emersi dall’analisi delle immagini di videosorveglianza presenti nell’area in cui è stato rinvenuto il sacco contenente il corpo.
La localizzazione, in una zona densamente popolata alla periferia di Spoleto, rende le riprese particolarmente significative.
Una telecamera esterna, posizionata in prossimità del ritrovamento del sacco, potrebbe aver immortalato momenti chiave dell’azione criminale, fornendo prove decisive per l’accusa.
Il lavoro degli investigatori ora si concentra sull’analisi dettagliata di queste riprese e sulla ricostruzione cronologica degli eventi che hanno portato alla morte di Sagor Bala, con l’obiettivo di stabilire con certezza il ruolo di Dmytro Shuryn e di comprendere appieno le motivazioni che lo hanno spinto a compiere un simile atto di violenza.
L’indagine, complessa e delicata, si preannuncia lunga e minuziosa.