Un Decennio di Innovazione e Cura: La Medicina Nucleare di Terni Celebra un Traguardo FondamentaleDieci anni.
Un arco temporale che segna non solo un anniversario, ma un profondo cambiamento nel panorama della sanità ternana e umbra.
Nel 2014, l’introduzione della Tomografia a Emissione di Positroni (PET) presso l’ospedale Santa Maria di Terni, resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Carit, rappresentava un investimento strategico per il futuro della diagnostica e della terapia.
Oggi, la Medicina Nucleare celebra questo decennio con un orgoglio radicato nella crescita continua, nell’evoluzione delle competenze e nell’impatto tangibile sulla vita dei pazienti.
L’attivazione della PET non fu semplicemente l’introduzione di una nuova tecnologia; fu un vero e proprio punto di svolta, un catalizzatore per l’innovazione e l’integrazione di nuove metodologie.
Il reparto, guidato dal dottor Fabio Loreti e supportato dal coordinamento tecnico del dottor Lucio Moscetti e dall’impegno infermieristico del dottor Sandro Bonifazi, ha saputo coniugare l’eccellenza tecnologica con un approccio centrato sulla persona, sviluppando percorsi assistenziali personalizzati che rispondono alle specifiche esigenze di ogni paziente.
L’offerta diagnostica e terapeutica si è progressivamente ampliata, abbracciando un ventaglio di prestazioni sempre più sofisticate.
Dalla diagnosi precoce di patologie oncologiche alla valutazione di malattie neurologiche e cardiache, la PET ha permesso di ottenere immagini funzionali del corpo umano, fornendo informazioni cruciali per una diagnosi precisa e un trattamento mirato.
Un esempio emblematico è l’introduzione della PET con PSMA (poliamminoacido specifico per i recettori prostatici), una tecnica rivoluzionaria che ha drasticamente migliorato la gestione del carcinoma prostatico, consentendo l’identificazione di recidive e metastasi con una sensibilità e specificità senza precedenti.
Questo avanzamento non è stato isolato, ma si è inserito in un processo più ampio di evoluzione culturale e organizzativa, che ha visto la PET integrarsi pienamente nei percorsi clinici multidisciplinari, facilitando la collaborazione tra diverse specialistiche mediche.
Il numero di esami eseguiti ha registrato una crescita esponenziale, passando da un numero modesto nel primo anno a oltre 3000 al giorno d’oggi, testimonianza dell’affidabilità della tecnologia e della fiducia riposta dai medici e dai pazienti.
Il reparto, composto da un team altamente specializzato – che include i medici Roberta Falchi, Christos Anagnostou, Sarah Conti e Luisa Loconte, il coordinatore tecnico Lucio Moscetti, il personale tecnico Corinne Colagrande, Moira Costantini, Alessandro Di Giuli, Neda Grilli, Simona Mezzetti, Vanessa Pollini, Paola Sillani, il coordinatore infermieristico Sandro Bonifazi e il personale infermieristico Fausto Brizi, Alessandra Ranaldi, Orietta Rosignoli, Giancarlo Ruffinelli, Daniele Sciaboletta, e il personale amministrativo Francesca Zeno – ha dimostrato un impegno costante per la ricerca di nuove applicazioni e metodologie, contribuendo attivamente al progresso della Medicina Nucleare.
Guardando al futuro, l’obiettivo primario è consolidare questo percorso di crescita, investendo in tecnologie all’avanguardia, promuovendo la formazione continua del personale e rafforzando la sinergia con gli altri reparti ospedalieri.
Questo traguardo, frutto di un lavoro quotidiano appassionato e dedicato, rappresenta un patrimonio prezioso per la comunità, un punto di riferimento per l’eccellenza nella diagnostica e nella cura.
La Medicina Nucleare di Terni, con la sua storia di innovazione e umanità, continua a guardare avanti, impegnata a offrire ai pazienti un servizio di qualità sempre maggiore.







