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mercoledì 19 Novembre 2025

Terni, crollo scuola: bullismo, violenza e coltelli

Un clima di terrore e intimidazione ha avvolto un istituto scolastico ternano, emergendo da un’indagine avviata a seguito di una denuncia presentata da un giovane studente vittima di reiterate aggressioni e vessazioni.
La vicenda, che coinvolge sia la vittima che diversi coetanei – anch’essi minorenni – solleva interrogativi profondi sulla dinamica del bullismo e sulla responsabilità educativa all’interno della comunità scolastica.
Le indagini, condotte dalla polizia, hanno ricostruito un quadro inquietante di soprusi che si sono protratti per diverse settimane all’inizio dell’anno scolastico, generando nel ragazzo un profondo stato di angoscia e spingendolo a cambiare istituto per cercare un ambiente più sicuro.

La denuncia ha rivelato un escalation di violenza che spaziava da insulti e spinte a vere e proprie aggressioni fisiche.

Un elemento particolarmente allarmante è emerso dall’analisi delle comunicazioni avvenute attraverso una piattaforma di messaggistica: uno dei presunti responsabili avrebbe ostentato un coltello durante una videochiamata di gruppo, accompagnando l’immagine con minacce esplicite.
Questo gesto, oltre ad essere un atto di intimidazione gravissimo, denota una pericolosa normalizzazione della violenza e una sconsideratezza che sfiora la criminalità.
Le indagini hanno documentato anche episodi di aggressione fisica in piena aula, durante l’intervallo tra le lezioni, con il ragazzo circondato e colpito in presenza di un’insegnante, prontamente intervenuta per interrompere la scena.
Questo episodio sottolinea la difficoltà di prevenire e contrastare il bullismo quando esso si manifesta apertamente all’interno dell’ambiente scolastico.
La perquisizione domiciliare presso l’abitazione di uno dei ragazzi coinvolti ha portato al rinvenimento e al sequestro di un coltello, ritenuto corrispondente a quello esibito nella videochiamata.
L’accertamento ha inoltre rivelato che il padre di un altro dei ragazzi è legalmente in possesso di un’arma corta, un fatto che ha immediatamente suscitato preoccupazione e ha portato l’uomo stesso a volontariamente consegnare l’arma alle forze dell’ordine, segno forse di un profondo senso di responsabilità e di allarme per la situazione.

La relazione investigativa è stata trasmessa al procuratore capo della Repubblica presso il tribunale per i minorenni dell’Umbria, Flaminio Monteleone, che valuterà le implicazioni legali e provvederà a definire le misure più adeguate per tutelare la vittima e affrontare i responsabili, tenendo conto delle loro età e delle possibili cause di questo comportamento violento.

L’episodio sottolinea l’urgenza di rafforzare l’attenzione sulla prevenzione del bullismo nelle scuole, promuovendo una cultura del rispetto e della tolleranza, e supportando le famiglie nell’educazione dei propri figli.

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