Interventi integrati per il controllo vettoriale e la tutela della salute pubblica nel bacino del Lago TrasimenoIl Lago Trasimeno, ecosistema di notevole importanza ecologica e socio-economica per l’Umbria, è oggetto di un piano di interventi mirati a contenere le popolazioni di zanzare e a mitigare il rischio di trasmissione del virus del West Nile. L’iniziativa, che coinvolge la Provincia di Perugia e l’Unità di Igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria 1, si articola in trattamenti larvicidi selettivi, monitoraggio biologico e azioni di sensibilizzazione rivolte alla comunità locale.L’approccio scelto si basa sull’impiego di *Bacillus thuringiensis var. israelensis*, una soluzione biologica riconosciuta per la sua specificità nei confronti delle larve di zanzare del genere *Culex*, minimizzando l’impatto sull’ambiente acquatico e sulla fauna ittica. La distribuzione del prodotto, effettuata tramite natanti lungo la costa lacustre, si concentra in particolare nelle aree rivierasche e nei punti in cui si formano ristagni d’acqua, habitat privilegiati per lo sviluppo larvale.La scelta di questo intervento è supportata da evidenze scientifiche e dalla delibera regionale n. 542/2022, che evidenzia come i bacini di acque basse, caratteristici del paesaggio umbro, e in particolare il Trasimeno, costituiscano un ambiente ideale per la riproduzione delle zanzare *Culex*. La presenza di numerose specie di uccelli migratori, che utilizzano il lago come tappa fondamentale lungo le rotte migratorie, incrementa ulteriormente il rischio di circolazione del virus del West Nile, data la potenziale capacità di questi volatili di fungere da serbatoi naturali.La Regione Umbria ha stanziato i fondi necessari per l’acquisto del prodotto larvicida, riconoscendo la crucialità di un’azione preventiva durante la stagione estiva, quando le condizioni ambientali favoriscono l’accelerazione del ciclo biologico delle zanzare. La tendenza alla diminuzione del livello idrometrico del lago, accentuata dai cambiamenti climatici, contribuisce alla formazione di aree confinate, ideali per la proliferazione delle larve.Oltre alla lotta larvicida, un sistema di monitoraggio continuo, gestito dal servizio di controllo degli organismi infestanti, permette di valutare l’efficacia degli interventi e di adattare le strategie in base all’evoluzione della situazione epidemiologica. In passato, questo approccio ha consentito di contenere efficacemente le popolazioni di *Anopheles labranchiae*, una specie la cui puntura può provocare reazioni allergiche.La collaborazione si estende anche agli operatori turistici e alle attività commerciali presenti nel territorio. Campeggi, alberghi, ristoranti e altre strutture ricettive sono invitati a implementare misure di prevenzione, come l’eliminazione di accumuli d’acqua stagnante e il trattamento larvicido dei tombini. Simili precauzioni sono raccomandate anche per gli orti e i giardini privati, in conformità con le ordinanze comunali.I trattamenti mirati non si limitano al controllo delle zanzare *Culex*; sono efficaci anche contro le larve di chironomidi, i cosiddetti “moscerini del lago”. Per ridurre il disturbo causato da questi insetti, si suggerisce l’utilizzo di illuminazione colorata, in particolare tonalità giallo, ed evitare lampade bianche, soprattutto nelle vetrine dei negozi, che ne amplificano l’attrazione.Da maggio è operativa l’innovativa Isola B, una piattaforma galleggiante dedicata alla cattura dei chironomidi, visibile di sera dalle rive del lago. L’Unione dei Comuni del Trasimeno ha riattivato le Tofolamp, lampade attrattive che quest’estate saranno anche implementate nella Laguna di Orbetello, grazie a una collaborazione volta a condividere esperienze e soluzioni per affrontare la problematica comune della presenza di questi organismi. L’iniziativa sottolinea l’impegno congiunto di istituzioni e operatori del territorio per garantire la salute pubblica e la sostenibilità ambientale del bacino del Trasimeno.
Trasimeno: Piano integrato per zanzare e salute pubblica
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