La Valnerina umbra e le zone pedemontane dell’Appennino umbro accolgono i primi segnali tangibili dell’autunno con un’irruzione di aria fredda che introduce un timido assaggio delle temperature invernali.
I sensori della rete idrometereologica regionale hanno captato un calo significativo, confermando l’impatto di un’anomalia atmosferica che si fa sentire in modo più marcato in altura.
Nelle storico località di Cascia, l’alba del 7 ottobre ha rivelato una temperatura di -3°C, un valore che, seppur breve, sottolinea la progressiva diminuzione del calore estivo.
Il rapido innalzamento successivo, con la colonnina che ha superato i 18°C, testimonia la natura transitoria di questa ondata di freddo, ma evidenzia anche la sensibilità del territorio ai cambiamenti climatici e la sua capacità di reagire in modo dinamico.
A Castelluccio di Norcia, dove l’altitudine (1.452 metri) amplifica l’effetto della minore irradiazione solare, la temperatura si è attestata a -2,3°C.
Questo dato, unitamente a quello di Cascia, indica una stratificazione termica complessa, con aree più esposte al freddo e altre più protette.
In contrasto con queste temperature rigide, le città di Terni e Perugia hanno registrato valori più miti, intorno ai 6-7°C, anch’esse in successivo aumento fino a quasi 18 gradi.
Questa disparità termica riflette la diversa esposizione orografica e l’influenza delle correnti regionali.
Nonostante l’impatto visivo e sensoriale di questo breve episodio gelido, le previsioni meteorologiche, consultabili sul sito della Protezione Civile della Regione Umbria, indicano un innalzamento generalizzato delle temperature.
Questo trend positivo, destinato a consolidarsi nei prossimi giorni, suggerisce un ritorno a condizioni più tipicamente autunnali, sebbene l’episodio attuale serva da monito sulla crescente variabilità climatica e sulla necessità di monitorare attentamente l’evoluzione delle condizioni atmosferiche, soprattutto nelle aree montane e pedemontane.
L’evento, pur breve, fornisce un’opportunità per comprendere meglio la microclimatologia regionale e le complesse interazioni tra altitudine, esposizione e correnti atmosferiche.