La scomparsa di Arnaldo Pomodoro lascia un vuoto incolmabile nel panorama artistico internazionale, un lutto che si fa sentire con particolare intensità a Spoleto, città legata indissolubilmente alla sua figura e alla sua opera. Non si tratta solo della perdita di un artista di straordinaria abilità tecnica, ma anche di un intellettuale profondo, un pensatore che ha saputo tradurre in forma plastica le complessità del nostro tempo, interrogando l’uomo e il suo rapporto con il cosmo.La sua arte, caratterizzata da una ricerca ininterrotta e da una capacità unica di fondere tradizione e innovazione, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte contemporanea. Pomodoro non si è limitato a creare sculture; ha plasmato simboli, ha elaborato un linguaggio artistico potente e universale, capace di trascendere i confini geografici e culturali. Spoleto, fin dal 1962, è stata testimone e custode di questo straordinario patrimonio intellettuale. L’edizione del quinto Festival dei Due Mondi, con la mostra ‘Sculture nella città’ ideata da Giovanni Carandente, segnò l’inizio di un legame duraturo. La “Colonna del Viaggiatore”, donata alla città, si erge ancora oggi lungo la via Flaminia, tra largo Melvin Jones e viale Trento e Trieste, non come un semplice monumento, ma come un faro culturale, un punto di riflessione e contemplazione. Quest’opera, simbolo del percorso artistico di Pomodoro, incarna la sua visione del viaggio come metafora della vita, un percorso costellato di domande, di sfide, di scoperte. La sua collocazione strategica, in un luogo di passaggio e di incontro, sottolinea l’importanza del dialogo e dell’apertura verso il mondo.La città di Spoleto si impegna a custodire con cura la memoria di Arnaldo Pomodoro, onorando la sua eredità artistica e intellettuale. Non solo come un debito verso un grande artista, ma come un investimento nel futuro culturale della comunità. La “Colonna del Viaggiatore” rimarrà un monito costante a coltivare la curiosità, a interrogare il reale, a ricercare la bellezza e la verità attraverso l’arte e la cultura, come ci ha insegnato Arnaldo Pomodoro. Il suo contributo sarà per sempre parte integrante della storia di Spoleto, un’eredità preziosa di cui saremo eternamente grati.
Addio Arnaldo Pomodoro: Spoleto piange un gigante dell’arte.
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