Assisi si erge a palcoscenico di un evento di profonda risonanza culturale e spirituale: l’inaugurazione di “Giordania: Alba del Cristianesimo”, una mostra internazionale promossa dal Ministero del Turismo e delle Antichità giordano, in stretta sinergia con l’amministrazione comunale. L’esposizione, ospitata nel suggestivo Palazzo Monte Frumentario, non si limita a presentare reperti, ma si configura come un messaggio universale di pace, dialogo interreligioso e convivenza armoniosa in un territorio storicamente cruciale come la Terra Santa.Novanta tesori archeologici, provenienti da trenta siti di importanza capitale nel Regno Hashemita, offrono una finestra inedita sui primi secoli della presenza cristiana nella regione. Questi manufatti, che spaziano da frammenti di mosaici a vasi, iscrizioni e sculture, testimoniano l’evoluzione del cristianesimo in un contesto storico e geografico complesso, intrecciando fede, cultura e identità. La mostra non solo illustra l’importanza della Giordania come culla del cristianesimo, ma evoca anche il profondo legame tra la terra giordana e la fede cristiana, illuminando le radici condivise tra le culture del Medio Oriente e dell’Occidente.La scelta di Assisi come sede italiana di questa mostra di eccezionale valore è tutt’altro che casuale. La città, universalmente riconosciuta come simbolo di pace e dialogo interreligioso, incarna gli ideali francescani di fratellanza, umiltà e apertura al prossimo, valori che risuonano profondamente con lo spirito dell’esposizione. La presenza di Assisi nel percorso itinerario della mostra, dopo la tappa romana, sottolinea la sua rilevanza culturale e spirituale a livello globale.La cerimonia inaugurale, ricca di significato, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e religiose di spicco, tra cui Veronica Cavallucci, vicesindaco di Assisi, Lina Hannab, ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, Kais Abu Dayyeh, ambasciatore in Italia, e rappresentanti dell’Ordine dei Frati Minori, con fra Francesco Piloni e fra Bernard Thilagarajah, quest’ultimo proveniente dal suggestivo santuario della comunità francescana del Monte Nebo, luogo di intensa spiritualità e di straordinaria bellezza panoramica. La presenza di assessori comunali, Donatella Casciarri e Scilla Cavanna, testimonia l’impegno dell’amministrazione locale nel promuovere iniziative di tale portata.”Giordania: Alba del Cristianesimo” rappresenta un’occasione unica per riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale e spirituale condiviso, promuovendo un dialogo costruttivo tra culture e fedi diverse, in un mondo che necessita sempre più di ponti di comprensione e di rispetto reciproco. Per approfondire i dettagli della mostra e scoprire il ricco programma di eventi collaterali, si invita a consultare il sito web ufficiale: www.mostragiordania.com.
Assisi: Giordania, culla del Cristianesimo, un messaggio di pace.
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