martedì 19 Agosto 2025
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Perugia

Calvi Festival: Tra Strabioli e Altrove, un’apertura intensa.

Il Calvi Festival si arricchisce di voci e visioni contrastanti, inaugurando una nuova stagione artistica con due eventi distinti che illuminano il teatro dei Giardini del Monastero mercoledì 20 agosto.

In cartellone, prima, l’anteprima de “Ve ne dico quattro” di Pino Strabioli, poi, l’affascinante universo performativo di Altrove, artista nota come Ashai Lombardo Arop.
“Ve ne dico quattro”, frutto di una collaborazione intensa con Fabio Masi, si presenta come un’indagine spietata e affettuosa di un’epoca cruciale per il teatro italiano, un’era densa di innovazione e di figure carismatiche che hanno plasmato l’immaginario collettivo.
Lo spettacolo non si limita a narrare, ma evoca attraverso aneddoti e rievocazioni vivide, i volti e le personalità di protagonisti indiscussi: Paolo Poli, con la sua comicità agrodolce e la sua capacità di incarnare l’umanità nelle sue contraddizioni; Franca Valeri, regina dell’improvvisazione e dell’umorismo raffinato; Dario Fo, portavoce di una satira feroce e di un teatro impegnato; Valentina Cortese, interprete di una bellezza e di un’eleganza senza tempo.

Strabioli, con maestria, ci guida in un viaggio tra le ombre e le luci di quel periodo, restituendoci non solo la memoria di un’epoca, ma anche la sua irripetibile energia.

Successivamente, il palco sarà occupato da Altrove, figura poliedrica e innovativa, che incarna un nuovo modo di fare arte.

La sua performance si configura come un’esperienza sensoriale e intellettuale, un ibrido tra danza, musica e arti visive che trascende le definizioni convenzionali.

La sua musica, un caleidoscopio di influenze che fondono l’indie-folk italiano con le sonorità africane, si fa veicolo di una ricerca profonda sull’identità, sull’inclusione e sul dialogo interculturale.
La sua eredità italo-sudsudanese si traduce in un’esplorazione delle complessità dell’appartenenza e del movimento, in una celebrazione della diversità che si manifesta attraverso un’energia contagiosa e una liberazione emotiva.
Più che un semplice spettacolo, Altrove offre un percorso di riflessione sui temi più urgenti del nostro tempo, un inno alla connessione umana che supera i confini geografici e culturali.

Il suo lavoro non è solo un’espressione artistica, ma un atto di resilienza e di speranza.

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