L’espansione del progetto “Fantastico Medioevo” al di fuori dei confini lucani rappresenta un’occasione inedita per la Basilicata, un’apertura simbolica che la proietta nel panorama nazionale delle rievocazioni storiche medievali.
L’Umbria, e in particolare Gubbio, città custode di un’identità medievale vibrante e profondamente radicata, è stata scelta come palcoscenico di questa significativa evoluzione.
L’iniziativa, sostenuta dalla Giunta regionale di Basilicata e gestita dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in sinergia con Apt Basilicata, Lucana Film Commission e la Regione Normandia, trascende una semplice traslazione geografica.
Si tratta di un atto di riconoscimento della ricchezza culturale e storica della Basilicata, un territorio fin troppo spesso relegato ai margini della narrazione nazionale.
Durante un incontro promosso dall’Università dei Ricercatori, sotto l’egida dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, Gianpiero Perri, capo di Gabinetto del Presidente Vito Bardi, e il professor Fulvio Delle Donne, direttore scientifico del progetto, hanno delineato la visione strategica che anima “Fantastico Medioevo”: restituire al Medioevo lucano la dignità di patrimonio culturale e identitario, svelando le sue peculiarità a un pubblico più ampio.
La scelta di Gubbio, capitale italiana delle rievocazioni medievali, non è casuale.
L’Umbria, crocevia di influenze e testimonianza di una continuità storica millenaria, offre un contesto ideale per la Basilicata, permettendole di integrare il proprio patrimonio in un dialogo nazionale più ampio, aprendo a nuove sinergie e incrementando la visibilità.
Il Medioevo lucano, a dispetto di una percezione spesso limitativa, è un tesoro di vicende di frontiera, di intensi scambi commerciali e culturali, e di originali modelli di potere, sia signorili che monastici.
Questi aspetti, spesso oscurati, meritano di essere riscoperti e valorizzati.
Attraverso “Fantastico Medioevo”, la Basilicata non si limita a preservare questa eredità, ma la racconta e la condivide, trasformandola in un potente strumento di promozione culturale e di attrazione turistica.
L’evento di Gubbio segna un punto di svolta cruciale: la Basilicata si integra a pieno titolo nel panorama nazionale delle rievocazioni storiche medievali, configurandosi come interlocutore autorevole e portatore di una memoria profondamente radicata nel territorio, ma universalmente significativa per la storia d’Italia.
Questo approccio mira a superare le narrative marginali, offrendo una prospettiva più ricca e complessa del Medioevo lucano, e a contribuire alla costruzione di un’identità regionale forte e riconoscibile nel contesto italiano ed europeo.
La sfida futura è quella di sviluppare progetti di ricerca e didattica innovativi che possano coinvolgere le comunità locali e i giovani, garantendo la sostenibilità e la crescita del progetto “Fantastico Medioevo” nel tempo.