Foligno e Spoleto hanno presentato alla commissione giudicante la loro congiunta aspirazione a conseguire il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per il 2027, un’ambizione nata da una profonda e radicata sinergia tra due città custodi di un patrimonio artistico e culturale secolare.
Questa candidatura non si configura come una semplice rivendicazione, ma come una dichiarazione d’intenti, una visione condivisa che eleva l’arte a motore di dialogo interterritoriale e fattore di coesione sociale.
L’esordio dell’audizione è stato segnato dalla proiezione di un video istituzionale, “Foligno-Spoleto in Contemporanea”, un’immersione visiva nei luoghi, nelle figure chiave e nelle energie vitali che animano il progetto.
A seguire, i rappresentanti delle istituzioni e i partner strategici hanno illustrato in dettaglio le motivazioni e le implicazioni della candidatura.
Saverio Verini, direttore artistico dei musei civici di Spoleto, insieme ai sindaci Stefano Zuccarini (Foligno) e Andrea Sisti (Spoleto), hanno sottolineato il significato profondo di questa iniziativa, un’espressione di collaborazione che trascende i confini amministrativi, rafforzando l’identità culturale dell’Umbria e proiettandola verso il futuro.
La fase conclusiva della sessione è stata dedicata alle domande della giuria, a cui ha fatto seguito l’intervento di Italo Tommasoni, direttore artistico del Ciac di Foligno, che ha offerto una prospettiva ulteriore e un’interpretazione artistica del progetto.
Il fulcro del progetto “Foligno-Spoleto in Contemporanea” si articola attorno a tre assi concettuali fondamentali: il tempo come dimensione di continuità e cambiamento, lo spazio come palcoscenico di interazioni e scoperte, e le relazioni come elemento di connessione e crescita.
L’approccio adottato ambisce a promuovere un modello culturale policentrico e sostenibile, che si pone come alternativa alle tradizionali concentrazioni artistiche, distribuendo l’offerta culturale su un territorio più ampio e coinvolgendo una molteplicità di attori sociali.
L’obiettivo è trasformare l’Umbria in un vero e proprio laboratorio diffuso di arte contemporanea, un luogo di sperimentazione aperto a nuove forme di partecipazione e di innovazione sociale, in grado di generare valore culturale ed economico per l’intera regione, promuovendo un turismo consapevole e attento alla valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico.
Il progetto intende, inoltre, creare un ecosistema culturale dinamico, favorendo lo sviluppo di nuove opportunità professionali per artisti, curatori, operatori culturali e giovani talenti, contribuendo a posizionare l’Umbria come un punto di riferimento imprescindibile nel panorama dell’arte contemporanea italiana e internazionale.