Foligno e Spoleto, due città umbre intessute da un filo invisibile di fervore artistico, presentano congiuntamente al Ministero della Cultura un progetto ambizioso: “Foligno-Spoleto in Contemporanea”, una candidatura per il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. Lungi dall’essere una semplice aspirazione, questa iniziativa affonda le radici in un terreno fertile di sperimentazione che ha visto i due territori emergere come veri e propri focolai di ricerca e produzione culturale di risonanza internazionale a partire dalla seconda metà del Novecento.La collaborazione tra Foligno e Spoleto non è un’invenzione recente. Si radica in una storia condivisa, arricchita da opere che ne sono diventate simboli universali. Pensiamo al Teodelapio di Alexander Calder, scultura monumentale che dialoga con il paesaggio spoletino, o alla Calamita Cosmica di Gino De Dominicis, opera enigmatica e potente che anima lo spazio folignate. A questi si aggiunge la presenza costante e influente di Sol LeWitt, la cui opera, declinata in diverse forme, permea entrambi i contesti urbani, testimoniando una visione artistica condivisa.Il legame profondo con l’arte contemporanea si manifesta anche attraverso eventi storici di fondamentale importanza. “Sculture nella città” (Spoleto, 1962) e “Lo spazio dell’immagine” (Foligno, 1967) non furono semplici mostre, ma veri e propri manifesti di un’epoca, eventi che anticiparono nuove tendenze e stimolarono riflessioni cruciali sulla relazione tra arte, spazio urbano e rigenerazione culturale. Questi eventi prefigurarono un approccio innovativo alla creazione artistica, capace di trasformare gli spazi pubblici in palcoscenici di dialogo e sperimentazione.Il dossier di candidatura svela un ecosistema culturale denso e profondamente radicato, che armoniosamente coniuga l’eredità del passato con le sfide dell’innovazione. Spoleto, con il prestigioso Palazzo Collicola, e Foligno, con il Ciac (Centro Italiano Arte Contemporanea), si configurano come veri e propri poli di eccellenza, attrattori di talenti e promotori di progetti all’avanguardia. Ma l’energia creativa non si concentra solo in queste istituzioni; si sprigiona anche da iniziative spontanee e dal basso, come “Viaggiatori sulla Flaminia”, un percorso artistico che dal 1998 celebra l’antica via consolare attraverso l’arte contemporanea, o il Parco dell’Arte in Cancelli di Foligno, un intervento urbanistico che trasforma i cancelli della città in opere d’arte a cielo aperto.L’obiettivo strategico della candidatura va oltre il semplice riconoscimento. Foligno e Spoleto aspirano a diventare veri e propri hub per la filiera dell’arte contemporanea, catalizzatori di sviluppo economico e culturale, con un’attenzione particolare all’educazione e alla formazione delle nuove generazioni. L’iniziativa mira a creare un ponte tra il mondo dell’arte e la comunità, promuovendo la comprensione e l’apprezzamento dell’arte contemporanea come strumento di crescita personale e collettiva. Si tratta di un progetto che guarda al futuro, puntando a consolidare un’identità culturale unica e a proiettare il territorio umbro in una dimensione internazionale.
Foligno-Spoleto: Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea?
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