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Orvieto a lume di teatro: una stagione tra classici e nuove voci

Orvieto si illumina: una stagione teatrale tra memoria, contemporaneità e nuove generazioniOrvieto si appresta a vivere un’intensa stagione culturale, inaugurata oggi con la presentazione del cartellone “In luce – Il teatro accende la città”, orchestrato dal Teatro Mancinelli.
L’edizione 2024/2025 si preannuncia ricca e variegata, un caleidoscopio di spettacoli che spaziano dalla prosa al musical, dalla danza alla stand-up comedy, con un occhio di riguardo per i classici riletti in chiave contemporanea e un’attenzione particolare al coinvolgimento delle giovani generazioni.
Il titolo stesso del cartellone, “In luce”, omaggia Aldobrando Netti, ingegnere narnese pioniere che, cento anni dalla sua scomparsa, ha lasciato un segno indelebile nella storia cittadina grazie alla realizzazione della centrale idroelettrica di Sugano, portando l’elettricità e l’illuminazione a Orvieto.
Questo tributo sottolinea come la cultura, come la luce, sia fondamentale per lo sviluppo e l’arricchimento di una comunità.
La stagione si apre il 31 ottobre con Alessio Boni e Antonella Attili protagonisti di “Iliade – Il gioco degli Dei”, per proseguire l’8 novembre con la divertente commedia “Indovina chi viene a cena”, interpretata da Cesare Bocci e Vittoria Belvedere.
Il cartellone offre poi un omaggio a Filippo Timi, che sceglie Orvieto per ripresentare “Amleto²”, una rilettura contemporanea del classico shakespeariano, seguita da “Il medico dei pazzi” di Gianfelice Imparato, in occasione del centenario della morte di Eduardo Scarpetta, figura emblematica del teatro napoletano.
Il nuovo anno si apre con un altro pilastro della letteratura mondiale: “Otello”, con Giorgio Pasotti e Giacomo Giorgio, quest’ultimo noto al grande pubblico grazie alla serie tv “Mare Fuori”.
Seguirà un sentito omaggio ad Andrea Camilleri, cento anni dalla sua nascita, con l’attrice Alessandra Mortellitti e un cast di grande talento che porterà in scena un adattamento del suo romanzo “Un sabato con gli amici”.

La stagione si conclude l’11 e 12 aprile con Umberto Orsini e la regia di Massimo Popolizio in “Prima del temporale”.
Il cartellone fuori abbonamento promette ulteriori sorprese, con eventi come il dialogo tra Pino Strabioli e Paolo Crepet, “Racconto a teatro”, e l’esilarante spettacolo di Alberto Farina, “Non è colpa mia se sono così”.
Un tour di Raf, con “Self Control – 40th anniversary”, partirà proprio da Orvieto, segnando un evento di rilievo per la città.

La musica dei Pink Floyd si fonderà con l’arte visiva in “Any Colour”, mentre gli Adbacadabra porteranno sul palco l’esperienza “Abba Tribute Experience”.
Il Ridotto del Teatro si conferma luogo di sperimentazione, con omaggi a Luigi Pignatti nella danza, “Omaggio a Nureyev”, con “Orvieto in Danza” e con la Compagnia Almatanz in “CarmeneBolero”.
Il direttore artistico Pino Strabioli ha sottolineato come la stagione rappresenti un’evoluzione della visione di teatro che il Mancinelli sta portando avanti, un ventaglio di proposte che esplora la parola, i testi classici e le nuove tendenze.

Il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha definito il Teatro Mancinelli un “presidio vivo” capace di coniugare memoria e contemporaneità, sperimentazione e tradizione, sottolineando il suo ruolo cruciale per la comunità.
La sindaca Roberta Tardani ha evidenziato come “accendere la città” significhi valorizzare gli spazi condivisi, promuovere connessioni positive e stimolare l’interesse delle giovani generazioni, offrendo loro un’esperienza teatrale autentica e coinvolgente.
A tal fine, sono stati previsti biglietti a 10 euro per gli under 25, per rendere il teatro accessibile a tutti.

La stagione si configura quindi come un ponte tra passato e futuro, un invito a riscoprire il valore della cultura come motore di crescita e di identità per Orvieto.

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