Paola Menesini Brunelli: Un Viaggio nell’Anima di Corciano

Un Viaggio nell’Anima di un’Umbria Nobiliare: “Ho Amato Tutto” a CorcianoIl Teatro della Filarmonica di Corciano si appresta ad accogliere una narrazione intima e potente, “Ho Amato Tutto”, un omaggio alla vita di donna Paola Menesini Brunelli, figura emblematica radicata nel cuore dell’Umbria perugina.
Più che una rappresentazione, si tratta di un’immersione nelle atmosfere di una terra plasmata da secoli di storia e di una storia individuale che incrocia il percorso del Novecento italiano.
Paola Pitagora, attrice di profonda sensibilità e versatilità, dona voce e corpo a questo racconto.
La sua interpretazione, caratterizzata da una recitazione misurata e una presenza scenica generosa, trascende la mera rappresentazione per diventare un vero e proprio atto di empatia con l’eroina.

La sua abilità nel trasformare il vissuto in racconto è amplificata dalla guida registica di Evita Ciri, che ne esalta le sfumature più intime e le memorie più vive.
L’accompagnamento musicale di Peppe d’Argenzio (AvionTravel) e Emanuele Bultrini (BabelNovaOrchestra), con il loro raffinato impatto di sax, contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e avvolgente.

“Ho Amato Tutto” non è una storia isolata, ma parte integrante del territorio umbro.
Il suo percorso artistico ha già lasciato un segno in luoghi simbolici come Parrano, Montegabbione, il Teatro Romano di Gubbio e Carsulae, testimonianza di un legame profondo e autentico con la regione.
La tappa di Corciano si configura quindi come un ritorno alle origini, un omaggio alla terra che ha plasmato l’identità di Paola Menesini Brunelli.
Nata nel 1934, Paola Menesini Brunelli incarna un’epoca di transizione e di cambiamento.

Proveniente da una famiglia nobile e influente, i Menesini Lemmi di Montegabbione, custodi di un patrimonio storico e immobiliare vastissimo – quattordicimila ettari tra Umbria e Toscana – la sua infanzia è immersa in un universo di palazzi, castelli e campagne sconfinate.

Questi luoghi, intrisi di storia e tradizione, le infondono un senso di appartenenza e un amore viscerale per la terra umbra.

La sua esistenza si dipana tra le diverse località che definiscono il suo universo: Montegabbione, Perugia, Carnaiola e Parrano, oggi sede della Fondazione che ne custodisce la memoria.

È in questi contesti che Paola affina la sua schiettezza, sviluppa un profondo rispetto per il lavoro e la concretezza, e acquisisce un’autenticità nel rapportarsi al mondo che rimarrà una costante nel corso della sua vita.

La storia di Paola si incrocia con quella di Ferdinando Brunelli, un perugino che la conduce in un’altra dimensione: la Roma degli anni ’60, un crogiolo di fermento culturale e di opportunità.
La loro è una storia d’amore che sfida le convenzioni sociali, un percorso di crescita personale e professionale che si snoda tra le righe di una laurea in Chimica Farmaceutica (Perugia) e un incarico presso l’IRI (Roma), due percorsi distinti ma complementari.

Il suo ruolo di moglie e madre di cinque figli la accompagna lungo un viaggio che attraversa l’Italia del Novecento, testimone di trasformazioni epocali e di equilibri da ritrovare.
Accanto a Ferdinando, Paola incarna una fedeltà incondizionata al proprio modo di essere, una forza silenziosa che irradia di dignità e umanità.
La storia dei Brunelli, perugini per tradizione, con la loro vocazione alla professione medica e legale, si lega inestricabilmente a quella dei Menesini Lemmi, completando un quadro complesso e affascinante di una nobiltà terriera umbra.

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