martedì 29 Luglio 2025
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Umbria Film Festival: Settimana intensa e sguardo al futuro

Il sipario sull’Umbria Film Festival di Montone, edizione 2024, si appresta a calare domenica 13 luglio, dopo una settimana di incontri intensi, dibattiti stimolanti e proiezioni memorabili.
L’evento, giunto alla sua quarta edizione, ha registrato un’affluenza straordinaria, superando di gran lunga le aspettative iniziali e consolidando il suo ruolo di piattaforma culturale di primaria importanza.
La giornata di venerdì 11 luglio è stata particolarmente significativa, culminata con il prestigioso Excellence Award, conferito da Ceramiche Rometti al regista Saverio Costanzo.
L’asse centrale della discussione serale è stato delineato dalla tavola rotonda “Luci nell’oscurità: il cinema come atto etico”, un’occasione per registi, sceneggiatori, produttori e critici – guidati dalla sapiente moderazione di Giorgio Gosetti, figura di spicco delle Giornate degli Autori di Venezia – di confrontarsi sulle responsabilità e le potenzialità del cinema nell’era contemporanea.
Interventi autorevoli di Teresa Cavina, direttrice artistica del festival, Saverio Costanzo, Adriano Valerio, Ameer Fakher Eldin, Laura Citarella, Matthias Glassner, Charles McKewon e Terry Gilliam hanno arricchito il dibattito, offrendo prospettive divergenti e complementari.

È emerso con chiarezza come il cinema, pur non potendo ambire a una trasformazione radicale del mondo, eserciti un ruolo cruciale nella formazione del giudizio e nella costruzione della coscienza collettiva.
In un’epoca segnata da una profonda crisi esistenziale e da una frammentazione etica, il cinema si trova a fronteggiare una sfida complessa: quella di testimoniare la realtà, denunciare le ingiustizie e, al contempo, mantenere viva la fiamma della speranza.
Le immagini, infatti, non sono neutre; esse veicolano valori, ideologie e, implicitamente, esprimono un punto di vista.

L’avanzata della barbarie, manifestata in conflitti armati, disastri ambientali, violazioni dei diritti umani e attacchi al sapere, impone al cinema un impegno etico e una riflessione costante sul proprio ruolo.
Il rischio è quello di un cinema superficiale, disimpegnato, incapace di intercettare le angosce e le aspirazioni del nostro tempo.

Il gran finale del festival, domenica 13 luglio, sarà dedicato alla celebrazione del talento italiano emergente con la proiezione dei cortometraggi in concorso per “Amarcorti”, alla presenza dei loro autori.

La serata proseguirà con un’atmosfera suggestiva, tra musica jazz e proiezioni all’aperto, culminando con la proiezione di “Orwell: 2+2=5” del premio Oscar Raoul Peck, un’opera che ha riscosso unanimi consensi a Cannes e che invita a una riflessione profonda sui pericoli del totalitarismo e sull’importanza della verità.
Il film, oltre ad essere un’opera cinematografica di grande valore artistico, rappresenta un monito per le generazioni future, esortandole a vigilare sulla libertà e a difendere i valori della democrazia.
La scelta di concludere il festival con questo film sottolinea l’impegno del Umbria Film Festival verso un cinema impegnato, capace di interrogare il presente e di illuminare il futuro.

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