Il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria si appresta a vivere una trasformazione radicale, un’ambiziosa opera di rinnovamento che lo proietterà al centro delle eccellenze museali italiane.
Un investimento di oltre sette milioni di euro non si limita alla mera riqualificazione strutturale del complesso di San Domenico, ma ambisce a ridefinire il concetto stesso di esperienza museale, coniugando rigore scientifico, innovazione tecnologica e massima accessibilità.
Il progetto, concepito come un vero e proprio ecosistema culturale, si articola in interventi mirati a garantire la conservazione duratura del patrimonio e a ottimizzare la fruizione da parte di un pubblico eterogeneo.
Il cuore pulsante dell’opera è il consolidamento sismico del chiostro maggiore e minore, opere cruciali per la salvaguardia di un bene architettonico di inestimabile valore storico e artistico.
Parallelamente, si interviene sulla copertura per migliorarne l’efficienza e la resistenza, mentre l’adeguamento antincendio e il rifacimento completo degli impianti termici ed elettrici, orientati all’efficienza energetica, mirano a ridurre l’impatto ambientale e a garantire un ambiente confortevole per visitatori e personale.
Ma il vero salto di qualità risiede nella riprogettazione dell’allestimento museale.
Abbandonati i percorsi tradizionali, si propone una narrazione dinamica e coinvolgente, organizzata secondo un modello cronologico-tematico che offre approfondimenti inediti sulla civiltà romana, etrusca e umbra, intrecciando i reperti con il contesto storico e sociale in cui sono stati prodotti.
L’integrazione di strumenti multimediali all’avanguardia – ricostruzioni virtuali, proiezioni immersive, interfacce interattive – permetterà di avvicinare il pubblico alla complessità del passato, stimolando la curiosità e la comprensione.
L’accessibilità, intesa come principio fondante del progetto, si declina in soluzioni concrete per garantire la fruizione del museo da parte di visitatori con diverse esigenze.
Percorsi tattili, audioguide dedicate, sistemi di interpretazione semplificata e spazi dedicati a laboratori didattici interattivi saranno parte integrante dell’offerta museale.
L’occasione del rinnovamento museale permetterà di rispolverare opere conservate per lungo tempo nei depositi, restituendole al pubblico e arricchendo così il racconto del territorio.
La collezione, così come l’archivio bibliografico, verrà resa fruibile anche attraverso iniziative collaterali, come mostre itineranti in collaborazione con istituzioni locali e nazionali.
Pur prevedendo una chiusura al pubblico dal primo agosto 2025 per circa venti mesi, il Museo non interromperà le sue attività.
La biblioteca continuerà ad accogliere studiosi e ricercatori, mentre la programmazione culturale si arricchirà di conferenze, concerti, laboratori e altre attività divulgative, creando un ponte continuo con la comunità.
Come osservato dal Direttore dei Musei Nazionali di Perugia, Costantino D’Orazio, il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria possiede un potenziale immenso, destinato a esprimersi pienamente con questo ambizioso progetto.
Al termine dei lavori, il museo si configurerà come una finestra aperta sul millenario percorso storico dell’Umbria, un luogo di scoperta, di ispirazione e di dialogo tra passato e presente, destinato a diventare un punto di riferimento culturale di primaria importanza nel panorama nazionale.