L’Italia birraria artigianale è in fermento, un panorama in continua evoluzione che ha visto un’esplosione di microbirrifici, passando da una realtà marginale a un settore vibrante che sfiora il migliaio di realtà attive. Questa crescita esponenziale, spinta da una crescente domanda di prodotti autentici e dalla passione di giovani imprenditori, è stata celebrata e mappata attraverso il prestigioso premio Cerevisia, un’iniziativa che ha raccolto e valutato 147 birre provenienti da tredici regioni. L’Umbria si conferma regione leader, con un numero significativo di birrifici premiati (sei), seguita da Campania, Calabria, Lazio e Lombardia, testimonianza di una distribuzione geografica che riflette la diversità dei territori e delle tradizioni birrarie italiane.La cerimonia di premiazione, prevista per il 17 giugno presso la Camera di Commercio dell’Umbria, promette di svelare i vincitori e le relative etichette, ma per mantenere la suspense, l’annuncio dei nomi è stato anticipato in conferenza stampa a Deruta senza la precisa indicazione delle birre associate ai premi.Il processo di selezione, rigoroso e articolato, si basa su una doppia valutazione. In primo luogo, un’analisi chimico-fisica condotta dal Cerb, il primo centro di ricerca brassicola italiano fondato dal prof. Paolo Fantozzi, garantisce la conformità agli standard qualitativi. Successivamente, una giuria nazionale di esperti degustatori valuta le birre attraverso un’attenta analisi organolettica. Per assicurare la massima imparzialità e freschezza, i campioni vengono anonimizzati secondo un protocollo certificato e valutati singolarmente, garantendo che ogni birra venga giudicata nel suo contesto ottimale. Ogni birra candidata riceve inoltre un certificato ufficiale di analisi, un ulteriore sigillo di qualità.L’Umbria, con i suoi 25 birrifici iscritti al registro imprese, di cui 14 con attività brassicola prevalente, si conferma polo d’eccellenza per la birra artigianale, una realtà che riflette l’impegno verso la valorizzazione del territorio e delle materie prime locali.I birrifici premiati, provenienti da tutto il Paese, rappresentano una ricca varietà di stili e approcci:* Calabria: Birra Cala, Birra Kalabra, Symphony, testimonianza di una tradizione birraria legata alla terra e ai suoi prodotti.* Campania: Birra Karma, Birrificio Artigianale Napoletano, Monaci Vesuviani, un omaggio alla storia e alla cultura di una regione ricca di sapori.* Friuli Venezia Giulia: Foglie d’Erba, un’interpretazione innovativa e creativa.* Lazio: Birrificio Montecassino, Itineris, Tip Torre in Pietra Birrificio Artigianale, espressione di una birra legata al territorio e alla sua storia.* Lombardia: Miamal, Qubeer, Riversa, Marche, Amarcord, un panorama diversificato di interpretazioni birrarie.* Piemonte: Birrificio 2 Sorelle, un esempio di passione e dedizione familiare.* Puglia: Rebeers, un’interpretazione moderna e audace.* Sardegna: Birra Puddu, un omaggio alle tradizioni sarde.* Toscana: Opificio Birrario, una ricerca continua di eccellenza.* Trentino Alto Adige: Birrificio Val Rendena, un legame profondo con le radici alpine.* Umbria: Birra Flea, Birra Nursia, Birralfina, Birrificio Colfiorito, Fabbrica della Birra Perugia, Mastri Birrai Umbri, un concentrato di passione e innovazione.* Veneto: Maghi di Orz, Theresianer Birra Italiana 1766, una combinazione di tradizione e modernità.La crescita del settore birrario artigianale italiano non è solo un fenomeno economico, ma anche un veicolo di valorizzazione del territorio, della biodiversità e delle tradizioni locali, un vero e proprio motore di sviluppo sostenibile che contribuisce a creare un’identità italiana sempre più ricca e autentica.
Birra Artigianale Italiana: Premi, Innovazione e Tradizione
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