lunedì 29 Settembre 2025
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Città di Castello: Rito Autunnale e Profumo di Tartufo Bianco

L’Eredità Profumata: Città di Castello e il Rituale Autunnale del Tartufo BiancoL’Umbria, e in particolare Città di Castello, si appresta a celebrare l’inizio di una nuova stagione dedicata a un tesoro nascosto: il tartufo bianco pregiato.
Più che una semplice raccolta, si tratta di un rito plurisecolare, un’espressione tangibile di un legame profondo tra uomo, terra e tradizione.
La domenica 28 settembre segna l’apertura ufficiale di questa attesa, preludio a mesi di ricerca, degustazione e valorizzazione di un prodotto unico al mondo.
Città di Castello non è solo una capitale della produzione tartuficola, ma un vero e proprio epicentro.

Il comprensorio altotiberino, con le sue colline ricche di ecosistemi complessi, genera circa un terzo del tartufo bianco che approda sulle tavole internazionali.

Questo primato non è casuale: si tratta del risultato di una dedizione tramandata di generazione in generazione, testimoniata dalla presenza di oltre mille cavatori, coadiuvati da quasi tremila cani addestrati, veri e propri campioni di olfatto.

L’impegno e la professionalità di questi “profumieri” del sottosuolo sono quantificati da dati significativi: Città di Castello si distingue a livello nazionale per la proporzione di cavatori in possesso di regolare licenza rispetto alla popolazione residente, un indicatore che ne conferma la centralità in questo settore.
La passione per la ricerca del tartufo si rinnova costantemente, come dimostra l’incremento degli aspiranti cavatori, con una tendenza particolarmente incoraggiante: l’ingresso di giovani, tra i 16 e i 25 anni, e l’aumento delle donne, che portano con sé nuove prospettive e un rinnovato entusiasmo.

Questi nuovi adepti si affiancano ai veterani, guidati dalla saggezza di figure come Andrea Canuti, presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere, custode di un sapere millenario.

Il culmine di questa celebrazione sarà il Salone nazionale del tartufo bianco pregiato, giunto alla sua 45a edizione, in programma dal 31 ottobre al 2 novembre.
Un evento che trascende la semplice mostra mercato, trasformandosi in un vero e proprio crocevia di culture gastronomiche e di competenze.

Chef stellati, esperti di enologia, giovani promesse della cucina provenienti da scuole prestigiose, animeranno show cooking, laboratori e dibattiti.

Il palato dei visitatori sarà deliziato da menù speciali a base di tartufo, street food ispirato alla cucina italiana, umbra e internazionale, e da una vasta selezione di prodotti agroalimentari a chilometro zero, espressione della biodiversità locale.

Le aspettative per la stagione in corso sono alte: gli esperti prevedono una resa qualitativa e quantitativa che garantirà sapori intensi e indimenticabili.
Sebbene le previsioni sui prezzi siano ancora incerte, l’attenzione è focalizzata sulla valorizzazione del prodotto e sulla promozione del territorio.

Come sottolineano il sindaco, l’assessore al Commercio e Turismo e il presidente dell’Ente Fiera, il tartufo bianco non è solo un alimento pregiato, ma un simbolo di identità culturale, un elemento che contribuisce alla ricchezza sociale, artistica e ambientale dell’Umbria, generando al contempo significative opportunità di lavoro e sviluppo economico.

È un’eredità profumata che va preservata e tramandata, perché rappresenta l’essenza stessa di un territorio e del suo popolo.

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