Gesenu a Ecomondo 2025: Un Focus sull’Evoluzione del Principio “Non Causare Danni Significativi” e l’Economia CircolareLa partecipazione di Gesenu a Ecomondo 2025, l’evento di riferimento a livello internazionale per l’ambiente, la sostenibilità e l’economia circolare, si configura come un’occasione cruciale per approfondire le sfide e le opportunità che caratterizzano la transizione ecologica in Italia.
Il gruppo si conferma protagonista attivo, presentando il proprio contributo all’interno del quartiere fieristico di Rimini (Padiglione D1, stand 402-503) e stimolando un dibattito costruttivo sulle strategie per un futuro più sostenibile.
La terza giornata di Ecomondo ha visto il suo culmine in una serie di incontri dedicati non solo all’attuazione concreta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) nel settore del riciclo e della valorizzazione dei rifiuti, ma anche, e soprattutto, a una profonda riflessione sull’evoluzione del principio “Do No Significant Harm” (Dnsh) e sul suo ruolo cruciale nella programmazione ambientale e sociale.
L’evento inaugurale della mattinata, il convegno “L’evoluzione del principio Dnsh – Dal Pnrr al Fondo sociale per il clima”, guidato dal Presidente Gesenu Urbano Barelli e dalla ricercatrice Luna Aristei, ha segnato un punto di svolta.
Il principio Dnsh, originariamente concepito come un filtro per l’allocazione dei fondi del Pnrr, si rivela ora uno strumento di governance più ampio, capace di orientare gli investimenti verso soluzioni che massimizzino i benefici ambientali e sociali, minimizzando al contempo gli impatti negativi.
La discussione ha affrontato la necessità di una sua interpretazione dinamica e contestualizzata, che tenga conto delle specificità territoriali e delle diverse sensibilità ambientali.
A seguire, il convegno “Pnrr e economia circolare: costruire nuovi impianti per l’Italia del riciclo”, moderato dal Direttore Operativo Gesenu Massimo Pera, ha offerto una panoramica dettagliata delle iniziative concrete in corso.
L’intervento di Andrea Eleuteri, Direttore Operativo di Secit Impianti, ha presentato il progetto del biodigestore di Olbia come un esempio virtuoso di conversione dei rifiuti organici in biometano, finanziato dal Pnrr, evidenziando le potenzialità dell’economia circolare per la creazione di nuovi posti di lavoro e la riduzione della dipendenza dalle fonti fossili.
Giuseppe Rossi, Direttore di Auri Umbria, ha sottolineato l’importanza di una pianificazione regionale integrata, in linea con le direttive Arera, che consideri non solo l’efficienza tecnica degli impianti, ma anche la loro sostenibilità ambientale e sociale.
L’analisi delle best practice impiantistiche italiane, presentata da Alessio Lutazi, Responsabile Impianti Gesenu, ha fornito spunti preziosi per l’innovazione e il miglioramento continuo.
La successiva visione d’insieme, offerta da Luca Proietti, Direttore Generale Economia Circolare e Bonifiche del Mase, ha delineato le prospettive future della strategia nazionale per l’economia circolare, evidenziando il ruolo imprescindibile delle aziende pubbliche e miste come motori della transizione ecologica.
Proietti ha inoltre posto l’accento sulla necessità di un approccio sistemico, che coinvolga tutti gli attori della filiera, dai produttori ai consumatori, per massimizzare l’efficacia delle politiche di economia circolare.
Gesenu, con la sua presenza a Ecomondo 2025, ribadisce il proprio impegno a promuovere un modello di gestione dei rifiuti che coniughi innovazione tecnologica, responsabilità ambientale e sviluppo sociale, contribuendo attivamente alla costruzione di un futuro più resiliente e sostenibile per l’Italia e per il pianeta.
La discussione ha lasciato intendere come il principio Dnsh, integrato in una visione di economia circolare, possa rappresentare la chiave per sbloccare il pieno potenziale del Pnrr e guidare la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale.







