La Cgil di Terni si è riunita per esprimere solidarietà a un lavoratore licenziato da un’azienda presente nel complesso commerciale Cospea Village. Il dipendente, che ha trascorso 15 anni nell’azienda senza mai avere problemi, ha ricevuto tre lettere di contestazione nei mesi precedenti e infine il licenziamento sabato 17 maggio.Il sindacato rifiuta di commentare le ragioni del licenziamento, che saranno esaminate dal giudice del lavoro. In ogni caso, la Cgil sottolinea che la solidarietà è un diritto inderogabile e non dipende dalla posizione sindacale del lavoratore coinvolto.La sindacalista Lucia Rossi ha espresso la speranza che il giudice riesca a capire le ragioni dietro il licenziamento, andando oltre la superficie dei fatti. “Si dovrebbe sempre tenere conto – ha detto – che dietro le persone ci sono famiglie e vite”.Il sindacato sottolinea l’importanza di proteggere i diritti dei lavoratori e di garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso. “È fondamentale che le aziende prendano coscienza del fatto – ha detto Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil – che il licenziamento di un lavoratore non è solo una questione personale, ma anche un problema per la comunità e per l’economia locale”.La conferenza stampa della Cgil ha evidenziato come il caso del dipendente licenziato sia sintomo di un fenomeno più ampio. “Il lavoro non è solo una questione di risorse economiche, ma anche di dignità e di diritti umani” ha sottolineato Lucia Rossi.La Cgil si impegnerà a tutela del lavoratore e della sua famiglia, difendendo i suoi diritti e facendo pressione affinché vengano rispettate le norme in materia di licenziamenti.