Nell’ambito di un’Umbria proiettata verso il futuro, il Presidente di Confindustria Umbria, Giammarco Urbani, ha lanciato un appello programmatico all’assemblea pubblica dell’organizzazione, tenutasi a Bastia Umbra, delineando una visione strategica volta a rilanciare il tessuto industriale regionale.
Lungi dall’essere un mero elenco di richieste, il suo intervento si configura come un’esortazione a una vera e propria metamorfosi del modello economico umbro, fondata sulla collaborazione, l’innovazione e un’efficace gestione delle risorse disponibili.
Confindustria Umbria, forte di una solida base associativa di 1.005 aziende e di un impatto significativo sull’occupazione, con circa 50.000 dipendenti che rappresentano oltre il 90% del settore manifatturiero regionale, possiede un potenziale inespresso che deve essere urgentemente valorizzato.
Urbani ha sottolineato come la sua presidenza erediti un’associazione coesa e inclusiva, pronta ad accogliere nuove sfide e a costruire un futuro condiviso.
Il fulcro del suo programma è la definizione di un “Piano Straordinario” per l’industria regionale, un’iniziativa ambiziosa che non si limita a un intervento emergenziale, ma si prefigge di instaurare un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile.
Questo piano, concepito come un progetto condiviso tra istituzioni, imprese e stakeholders locali, dovrà affrontare le criticità strutturali dell’economia umbra, promuovendo una crescita equilibrata e duratura.
Urbani ha focalizzato l’attenzione sulla necessità imperativa di un incremento della produttività, identificandola come il nodo cruciale per lo sviluppo economico regionale.
Questo non implica semplicemente un aumento della produzione, ma un’ottimizzazione dei processi, un miglioramento della qualità e una maggiore capacità di innovazione.
L’efficienza produttiva deve permeare ogni aspetto dell’attività aziendale, dalla ricerca e sviluppo alla gestione della supply chain.Il Presidente ha riconosciuto l’importanza delle misure di sostegno nazionale a favore delle imprese, ma ha ribadito che l’Umbria deve essere protagonista del proprio destino, sviluppando strategie mirate e sfruttando appieno le opportunità offerte dalla Zona Economica Speciale (ZES).
La ZES, con le sue semplificazioni burocratiche e gli incentivi fiscali, rappresenta uno strumento fondamentale per attrarre investimenti e promuovere la crescita, ma non può essere l’unica soluzione.
Un aspetto cruciale del piano strategico è la gestione oculata dei fondi di coesione europei, sia quelli attuali che quelli previsti per la programmazione futura.
Ogni euro pubblico deve essere impiegato in modo efficace, generando un impatto reale sulla crescita e sull’occupazione.
Ciò richiede una pianificazione attenta, una gestione trasparente e un costante monitoraggio dei risultati.
L’Umbria, con il suo patrimonio culturale, naturale e industriale, ha il potenziale per diventare un polo di eccellenza a livello nazionale e internazionale.
La sfida consiste nel trasformare questo potenziale in realtà, attraverso un impegno collettivo, una visione strategica e una gestione efficiente delle risorse disponibili.
Il Piano Straordinario di Confindustria Umbria si pone come un tassello fondamentale in questo percorso di trasformazione.







