La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro non è una mera questione burocratica o un obbligo da adempiere, ma rappresenta il fondamento imprescindibile di un progresso sociale e industriale autentico. Questa consapevolezza, espressa dalla segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, incarna una visione che trascende la semplice conformità normativa, elevando la sicurezza a principio cardine per un futuro del lavoro più equo e sostenibile.Il confronto con il Governo, precedentemente avviato a Palazzo Chigi e destinato a proseguire con un tavolo di lavoro al Ministero del Lavoro, testimonia l’impegno sindacale a trasformare questa aspirazione in azioni concrete. Non si tratta di imporre soluzioni, bensì di co-costruire un sistema che coinvolga attivamente imprese, lavoratori e istituzioni, superando divisioni ideologiche e priorità settoriali.L’assenza di una cultura della sicurezza, la mancanza di investimenti adeguati e una formazione insufficiente non sono solo problematiche individuali, ma rappresentano un ostacolo allo sviluppo economico e al benessere collettivo. Il sindacato rivendica, pertanto, un cambio di paradigma che ponga la prevenzione e la protezione dei lavoratori al centro delle politiche pubbliche.L’investimento nella formazione, tanto per i lavoratori attuali quanto per le nuove generazioni, si configura come una priorità assoluta. Non si tratta solo di fornire competenze tecniche specifiche, ma anche di instillare una mentalità orientata alla prevenzione dei rischi e alla promozione di un ambiente di lavoro positivo e collaborativo. L’ampliamento delle opportunità di credito formativo, estendendole ad ambiti diversi, è un passo nella direzione giusta.È fondamentale, inoltre, rafforzare il ruolo dell’Ispettorato del Lavoro, dotandolo di risorse umane e tecnologiche adeguate per garantire l’effettiva applicazione delle normative in materia di sicurezza. L’efficacia delle ispezioni deve essere potenziata, con una maggiore attenzione alla prevenzione e all’assistenza alle aziende, piuttosto che alla mera sanzione.Infine, l’educazione alla sicurezza deve essere integrata nei curricula scolastici, sensibilizzando fin dalla giovane età i futuri lavoratori, imprenditori e professionisti sull’importanza di un ambiente di lavoro sicuro e sano. La sicurezza non è un costo, ma un investimento nel capitale umano, un fattore cruciale per la competitività e il progresso sociale. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione a lungo termine sarà possibile costruire un futuro del lavoro che metta al centro la dignità e il benessere di ogni lavoratore.
Sicurezza sul lavoro: un investimento per il futuro del Paese.
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