La Uil Umbria ha formalizzato una proposta ambiziosa: un protocollo integrativo per la sicurezza e la qualità del lavoro, specificamente mirato agli appalti pubblici regionali.
L’iniziativa, presentata nella sede di Perugia alla presenza del segretario generale Maurizio Molinari e delle segretarie nazionali Ivana Veronese e Vera Buonomo, rappresenta un primo, significativo passo verso la formulazione di una legislazione regionale più efficace e incisiva, capace di garantire non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche di valorizzare il lavoro stesso.
L’attenzione critica del protocollo si focalizza in particolare sul meccanismo delle gare d’appalto basate esclusivamente sul criterio del prezzo più basso.
Questa prassi, ampiamente diffusa, ha dimostrato di generare un circolo vizioso, spingendo le imprese a ridurre i costi a scapito della sicurezza, della qualità e, inevitabilmente, dei salari dei lavoratori, esponendoli a condizioni di lavoro precarie e rischi professionali elevati.
La Uil ritiene inaccettabile che la competizione economica si traduca in una penalizzazione diretta dei lavoratori e dell’etica professionale.
Il segretario Molinari ha esplicitamente invitato le istituzioni politiche a superare questo approccio miope e a sostenere attivamente una nuova visione, orientata alla sostenibilità sociale e alla responsabilità.
A tal fine, sono previsti incontri con i capigruppo del consiglio regionale e un tavolo di confronto con Anci, l’associazione dei comuni dell’Umbria, per promuovere un’adesione diffusa e trasversale a questa iniziativa.
Si tratta di un’azione che, secondo la Uil, trascende le dinamiche partitiche e si configura come un imperativo morale.
Le segretarie nazionali Veronese e Buonomo hanno sottolineato il potenziale di impatto che un’iniziativa regionale di questo tipo può avere a livello nazionale, auspicando la partecipazione attiva di tutte le parti sociali, dai sindacati alle associazioni datoriali, e l’appoggio concreto della Regione.
Il protocollo, ricco di dettagli operativi, articola una serie di principi guida e misure concrete, tra cui: applicazione rigorosa dei contratti collettivi, tutela salariale, l’inserimento di clausole sociali e di salvaguardia dell’occupazione, una clausola sociale rafforzata che protegga i lavoratori in caso di cambio di appaltatore, la centralità della qualità dell’offerta rispetto al solo prezzo, e un contrasto deciso al sistema del massimo ribasso.
Si pone inoltre l’accento sulla necessità di garantire la regolarità dei versamenti contributivi, la trasparenza delle procedure e il pieno rispetto della legalità.
L’obiettivo ultimo del protocollo Uil è promuovere un modello di appalto pubblico che valorizzi il capitale umano, stimoli l’innovazione, preservi l’ambiente e, in definitiva, contribuisca a costruire un futuro più giusto e sostenibile per l’Umbria.