L’Umbria si erge a palcoscenico di eccellenza per la XII edizione del Premio Cerevisia 2025, un’iniziativa di rilievo nazionale che celebra le birre artigianali italiane di più alto profilo. L’evento, che ha visto la partecipazione di 140 birre provenienti da 16 regioni, ha premiato 39 etichette, frutto dell’ingegno e della passione di 27 birrifici. Un successo che testimonia la vitalità e la crescente sofisticazione del panorama brassicolo italiano.Cerevisia si distingue per la sua unicità nel panorama dei concorsi enoici: un’iniziativa promossa esclusivamente da enti pubblici, libera da logiche di sponsorizzazione commerciale. Questa scelta etica garantisce l’imparzialità del giudizio, affidato a una giuria scientifica indipendente, il cui operato è coordinato e supervisionato dal prestigioso Centro di Ricerca per l’Eccellenza della Birra dell’Università di Perugia. La trasparenza del processo, scandito da procedure anonime, assicura una valutazione rigorosa e oggettiva delle produzioni candidate.Il prestigioso premio “Eccellenza”, riconoscimento assoluto conferito alla birra artigianale che si distingue per il punteggio più elevato, è stato attribuito alla “Gorilla Barley Wine” dei Mastri Birrai Umbri, un trionfo che consacra l’Umbria come regione di punta nel settore brassicolo. L’arcipelago umbro ha complessivamente incassato sei premi, un dato eloquente che certifica un continuo e significativo progresso nella qualità della produzione artigianale locale.Oltre al premio assoluto, Cerevisia assegna riconoscimenti territoriali, destinati a valorizzare le birre che meglio incarnano l’identità e le peculiarità di ciascuna macro-area geografica. Il premio per il centro Italia è andato a “Buffalo Circus” della Fabbrica della Birra Perugia, un riconoscimento che celebra l’abilità di rappresentare il territorio attraverso la birra.”Cerevisia si è evoluto consolidando basi solide: un’impronta pubblica, una rigorosa validazione scientifica e una competenza diffusa,” ha sottolineato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio, evidenziando i pilastri del successo dell’iniziativa. L’Umbria, ha aggiunto, “si prende una scena importante” e i sei premi conquistati sono la prova tangibile di un’evoluzione qualitativa reale e apprezzata.Il riconoscimento di Cerevisia trascende il mero ambito della birra, stimolando una vera e propria filiera agroalimentare. La coltivazione del luppolo, da marginalità agricola, si configura oggi come componente essenziale di un’economia locale dinamica e integrata, generando opportunità di sviluppo e valorizzando il territorio umbro. L’evento, in definitiva, rappresenta un motore di crescita economica e culturale, contribuendo a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per la birra artigianale italiana.
Umbria, capitale della birra artigianale: trionfo al Cerevisia 2025
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