La convergenza tra trasformazione digitale e sostenibilità ambientale non è più un’astrazione teorica, bensì un’imperativo strategico per la resilienza e la crescita del tessuto produttivo umbro.
La Camera di Commercio dell’Umbria, con il lancio del Bando “Doppia Transizione: Digitale e Sostenibile”, offre alle micro, piccole e medie imprese un’opportunità tangibile per abbracciare questa evoluzione, superando una visione puramente reattiva per aspirare a un ruolo attivo di leadership.
Come sottolinea il Presidente Giorgio Mencaroni, il bando segna un punto di svolta cruciale per l’economia regionale.
Non si tratta semplicemente di un incentivo finanziario, ma di un’esortazione a un’evoluzione radicale, una metamorfosi che investa processi, modelli di business e l’intera filosofia aziendale.
La Camera di Commercio ha riconosciuto nella doppia transizione un cardine fondamentale della propria strategia, convinta che l’innovazione tecnologica e la responsabilità ecologica non siano elementi contrapposti, bensì due facce della stessa medaglia, i veri motori di una competitività duratura.
Il bando ambisce a fornire alle imprese strumenti concreti non solo per l’ottimizzazione delle operazioni e l’accesso a nuovi mercati, ma anche per attrarre capitali investibili e generare occupazione qualificata.
L’Umbria, con il suo patrimonio naturale e culturale unico, ha il potenziale per emergere come hub di eccellenza in questo scenario globale in rapida trasformazione, ma ciò richiede una visione proattiva e un impegno collettivo.
Non è sufficiente adeguarsi alle direttive esterne: è essenziale anticiparle, plasmare il cambiamento e diventare, a nostra volta, un punto di riferimento per altre regioni.
Per concretizzare questa aspirazione, la Camera di Commercio intende posizionare l’Umbria come territorio appetibile per investitori e talenti, offrendo un ecosistema favorevole all’innovazione e alla sperimentazione.
Il bando, pertanto, è un tassello fondamentale di questo ambizioso progetto.
Si rivolge a tutte le imprese umbre, con sede legale o operativa nel territorio regionale, registrate presso il Registro delle Imprese e attive.
Il sostegno economico, erogato sotto forma di contributi a fondo perduto, coprirà fino al 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 7.000 euro per impresa.
È previsto un investimento minimo di 5.000 euro, incentivando così un impegno tangibile e misurabile da parte delle aziende beneficiarie.
Questo importo, pur rappresentando un aiuto significativo, è concepito come un catalizzatore per investimenti ulteriori, stimolando un circolo virtuoso di crescita e sviluppo sostenibile.