L’Umbria ambisce a ridefinire il paradigma della gestione dei rifiuti in Italia, aspirando a divenire un modello virtuoso di economia circolare a livello nazionale. Questa visione, auspicata dalla Regione, si concretizza in un percorso strategico che mira a ottimizzare l’intero ciclo dei materiali, minimizzando l’impatto ambientale e massimizzando il valore economico dei rifiuti stessi. L’assessore regionale Thomas De Luca ha illustrato questa ambizione durante una visita all’impianto Gesenu di Perugia, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, evento che ha visto la quarta tappa del tour “Impianti Aperti on the road”, un’iniziativa promossa da Assoambiente e sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).La decisione di sospendere la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore e di rivedere la destinazione degli impianti di trattamento meccanico-biologico rappresenta un punto di svolta significativo. Questa scelta, lungi dall’essere una rinuncia, si rivela un investimento strategico nel futuro, orientato verso soluzioni più innovative e sostenibili. Si tratta di un cambiamento di paradigma che implica un’analisi critica delle infrastrutture esistenti e l’esplorazione di nuove tecnologie, come il recupero di materiali da fonti secondarie, il compostaggio avanzato e la produzione di energia rinnovabile a partire da rifiuti organici.La Regione, consapevole dell’urgenza di un cambio di passo, ha già avviato un processo di revisione della pianificazione e della normativa vigente. Una delibera, che sarà sottoposta all’approvazione della Giunta regionale la settimana prossima, segnerà l’inizio formale di questo percorso. L’obiettivo non è semplicemente adeguare la legislazione alle nuove esigenze, ma creare un quadro normativo incentivante, che promuova l’innovazione e la collaborazione tra i diversi attori coinvolti: enti pubblici, imprese, comunità locali e associazioni ambientaliste.L’esperienza all’impianto Gesenu, unita al convegno tenutosi presso la Scuola di giornalismo Villa Bonucci, ha offerto una piattaforma per la discussione e lo scambio di conoscenze, stimolando la riflessione su modelli di gestione dei rifiuti più efficienti e rispettosi dell’ambiente. L’Umbria si propone di diventare un laboratorio a cielo aperto, un esempio concreto di come la transizione verso un’economia circolare possa generare benefici ambientali, economici e sociali, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile per l’intera nazione. La sfida è complessa, ma la visione è chiara: trasformare i rifiuti da problema a risorsa, valorizzando il potenziale intrinseco di ogni materiale e riducendo al minimo gli sprechi.
Umbria: Un Modello Virtuoso per la Gestione dei Rifiuti in Italia
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