L’Associazione Stampa Umbra condanna con fermezza e profonda preoccupazione l’aggressione odiosa e gratuita perpetrata contro la redazione de La Stampa.
Un atto di inaudita gravità, particolarmente emblematico, considerando che si è consumato nel giorno dello sciopero nazionale dei giornalisti, una mobilitazione volta a riaffermare i principi cardine della libertà di stampa e del diritto di cronaca.
La violenza fisica contro i luoghi della parola rappresenta un attacco diretto alla stessa essenza della democrazia.
L’episodio non è semplicemente un gesto di vandalismo, ma un tentativo di intimidazione volto a zittire voci che si fanno interpreti della realtà, che perseguono la verità con rigore professionale e che contribuiscono, giorno dopo giorno, a formare un’opinione pubblica consapevole.
Le redazioni dei quotidiani non sono semplici sedi operative, ma fucine di pensiero, luoghi di incontro tra professionisti, fonti e cittadini, pilastri fondamentali per la trasparenza e la responsabilità del potere.
Chi ha compiuto questo folle gesto, illudendosi forse di colpire un bersaglio marginale, ha in realtà colpito il cuore del sistema democratico.
L’informazione di qualità, quella che si impegna a verificare i fatti, a presentare diverse prospettive e a tutelare le fonti, è un bene prezioso che va difeso con determinazione.
Non si costruisce un’informazione migliore attraverso la distruzione e l’intimidazione, ma attraverso il coraggio, la competenza e l’impegno etico.
Chi agisce in questo modo dimostra una profonda incomprensione dei meccanismi che regolano una società libera.
L’illusione che l’informazione possa essere facilmente manipolata e confinata in spazi digitali opachi, sottratta al controllo e alla verifica, è un’illusione pericolosa.
Una democrazia compiuta si fonda sulla presenza di organi di informazione indipendenti, plurali e credibili, capaci di esercitare un ruolo di controllo e di rappresentare gli interessi della collettività.
L’Asu esprime la sua piena solidarietà ai colleghi e alle colleghe de La Stampa, ribadendo che la difesa della libertà di stampa è un dovere imprescindibile per tutti coloro che credono nei valori democratici.
Si confida che le autorità competenti facciano luce su questo atto vile e perseguano i responsabili con la massima severità, affinché simili gesti non si ripetano e la parola, veicolo di verità e di progresso, possa continuare a fluire libera e ininterrotta.
La resilienza e l’impegno dei giornalisti sono la miglior risposta a questa aggressione, un monito a non cedere mai di fronte alle minacce e a continuare a lavorare per un’informazione libera, plurale e responsabile.






