L’affermazione governativa che prospetta l’estinzione demografica di una porzione significativa del territorio italiano, pari a circa un quinto della popolazione residente nelle Aree Interne, suscita profonda preoccupazione e contrasta con una visione strategica del Paese. Queste aree, lungi dall’essere un onere da gestire, costituiscono il cuore pulsante della nostra identità, la linfa vitale della nostra storia e un serbatoio inesplorato di opportunità. Massimiliano Presciutti, vice presidente di Autonomie locali italiane e presidente della Provincia di Perugia, sottolinea con forza questa prospettiva, auspicando un cambio di paradigma nell’approccio alle politiche di sviluppo.La sfida non risiede nella mera sussistenza, ma nella capacità di costruire un futuro sostenibile e prospero per queste comunità. Ciò richiede un investimento mirato e lungimirante in servizi essenziali, infrastrutture digitali, istruzione, sanità e, soprattutto, nella promozione di un tessuto socio-culturale vibrante e resiliente. L’innovazione, l’imprenditoria locale, l’agricoltura sostenibile, il turismo esperienziale e la valorizzazione del patrimonio immateriale rappresentano leve fondamentali per la rigenerazione di questi territori, creando opportunità di lavoro e contrastando lo spopolamento.Un elemento cruciale, spesso trascurato, è la questione della rappresentanza politica. L’attuale sistema, basato quasi esclusivamente sul criterio demografico, penalizza drasticamente le Aree Interne, relegandole ai margini del dibattito nazionale. Presciutti pone l’accento sulla necessità urgente di una revisione costituzionale, proponendo un’iniziativa di legge popolare, sostenuta da almeno cinque Consigli regionali, volta a modificare l’articolo 56 della Costituzione. L’integrazione del criterio dell’estensione territoriale, pur mantenendo la prevalenza del criterio demografico, permetterebbe di garantire una voce più forte e influente per le comunità che abitano le aree più vaste e spesso più isolate del Paese.Questa proposta non si configura come una rivendicazione di privilegi, ma come un atto di giustizia e di correttezza democratica. Riconoscere il valore del territorio non significa negare l’importanza della popolazione, ma piuttosto comprendere che la densità abitativa non può essere l’unico parametro per definire la rilevanza di una comunità. Le Aree Interne custodiscono un patrimonio inestimabile di conoscenze, tradizioni e competenze, spesso legate alla terra e al territorio, che contribuiscono in modo significativo all’identità nazionale. L’associazione guidata da Presciutti si impegna a portare avanti queste battaglie con determinazione e spirito di servizio, consapevoli che la rivitalizzazione delle Aree Interne è una condizione imprescindibile per la costruzione di un’Italia più equa, coesa e prospera. Il futuro del Paese non può essere concepito senza il pieno riconoscimento del ruolo e del potenziale di queste aree, custodi della nostra storia e promesse di un futuro sostenibile. La sfida è complessa, ma l’impegno è fermo: non lasciare indietro nessuno, valorizzare ogni angolo del territorio nazionale, costruendo un’Italia plurale, inclusiva e capace di affrontare le sfide del domani.
Aree Interne: Rischio Estinzione, Urge Cambio di Paradigma
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