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Assisi-Betlemme: Un Appello alla Solidarietà per la Pace

Il legame fraterno tra Assisi e Betlemme, un’amicizia che affonda le radici nel 1989, si fa ancora più intenso e concreto in un momento di profonda crisi umanitaria.

Il Comune di Assisi ha lanciato un appello alla solidarietà, attivando un conto corrente dedicato (IT83A0103038270000000192903) per offrire un sostegno tangibile alla popolazione di Betlemme, città che condivide con Assisi un ideale di pace e di speranza.

L’iniziativa nasce dall’incontro con il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, ospite ad Assisi per la Marcia per la Pace.
La testimonianza diretta del sindaco ha dipinto un quadro drammatico: Betlemme, cuore della Palestina cristiana, è soffocata da una spirale di difficoltà economiche e sociali.

La drastica interruzione del turismo, pilastro fondamentale dell’economia locale, ha generato una disoccupazione dilagante, che raggiunge il 65% della popolazione attiva.
Molti, disperati, abbandonano le proprie case e la propria terra in cerca di un futuro più dignitoso, svuotando la città di energie vitali e di giovani talenti.

Il Comune di Betlemme, privo di risorse, si trova in una situazione insostenibile, incapace di garantire i servizi essenziali alla sua cittadinanza, con famiglie che lottano quotidianamente per la sopravvivenza.

La risposta di Assisi, una città che ha fatto della pace e dell’accoglienza i suoi valori fondanti, non può che essere quella della solidarietà attiva.
I fondi raccolti non saranno utilizzati per un generico intervento di soccorso, bensì per supportare progetti mirati e duraturi, volti a favorire una reale ripartenza per la comunità betlemita.
Il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, sottolinea l’intenzione di portare personalmente questi aiuti a Betlemme, consegnandoli direttamente alle autorità comunali e alle organizzazioni umanitarie che operano sul territorio, garantendo così la massima trasparenza e l’efficacia dell’intervento.

L’appello è rivolto a tutti: ai cittadini di Assisi, ai turisti che visitano la città, alle associazioni, al tessuto economico e imprenditoriale dell’Umbria intera.

In particolare, si valuta l’implementazione di azioni di solidarietà aggiuntive nel periodo natalizio, un momento che simboleggia la speranza e la rinnovamento, per offrire un segno tangibile di conforto e di vicinanza.

Questo gesto non è solo un atto di carità, ma una riaffermazione del profondo legame spirituale e culturale che unisce Assisi e Betlemme, un faro di pace e di fraternità in un mondo dilaniato da conflitti e ingiustizie.

Riaffermare questo legame significa contribuire attivamente alla costruzione di un futuro di speranza e di dignità per il popolo palestinese.

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