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mercoledì 19 Novembre 2025

Assisi e il Pontefice: un legame millenario di fede e speranza.

La presenza papale ad Assisi, città spirituale per antonomasia e scrigno del messaggio francescano, ha radici profonde e sedimentate nel corso dei secoli.

Il legame, iniziato con la canonizzazione di San Francesco da parte di Gregorio IX nel 1228, a San Giorgio, non si è mai interrotto, divenendo un’espressione tangibile di continuità e rinnovamento spirituale.

Il gesto del pontefice, nel sancire ufficialmente la santità del fondatore dell’Ordine dei Frati Minori, diede il via a una storia di pellegrinaggi pontifici che riflettono l’evoluzione del rapporto tra la Chiesa universale e il carisma francescano.

Ventuno pontefici, a partire da Gregorio IX, hanno calcato il suolo assisiate, ciascuno portando con sé un significato specifico, un’urgenza pastorale, un messaggio da trasmettere.

L’ultimo, Francesco, ha scelto di onorare San Francesco come proprio patrono d’Italia, un atto simbolico di profonda rilevanza.
Ora, in attesa dell’imminente visita di Papa Leone, la sequenza di eventi pontifici assume una cronologia densa di significati.

La visita di Gregorio IX non fu un evento isolato; Innocenzo IV, nel 1253, partecipò all’Eucaristia a San Damiano, in lutto per la scomparsa di Santa Chiara, sottolineando il ruolo centrale della Badia in questo contesto spirituale.

Nel 1978, il neo eletto Giovanni Paolo II, in un gesto di umiltà e devozione, tornò ad Assisi per venerare il Santo Patrono, dando inizio a una serie di sei pellegrinaggi che segnarono il suo pontificato.

Il legame si è ulteriormente rafforzato con le visite di Papa Benedetto XVI, nel 2007 e 2011, e successivamente con quelle di Papa Francesco, il quale ha scelto Assisi come luogo privilegiato per la celebrazione del suo pontificato, consacrando il 2013 alla festa del Santo e siglando nel 2020, proprio sulla tomba di San Francesco, la sua Enciclica “Fratelli Tutti,” un appello universale alla fratellanza e alla giustizia sociale.
L’iniziativa “Economy of Francesco”, culminata con un significativo evento nel 2022, ha ulteriormente cementato il ruolo di Assisi come polo di riflessione sulle sfide economiche e sociali del nostro tempo, in linea con gli ideali francescani.

L’imminente presenza di Papa Leone rappresenta, dunque, non una mera formalità, ma un nuovo capitolo in questa storia millenaria.
Il programma prevede un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani nella basilica di Santa Maria degli Angeli, un momento di confronto e riflessione pastorale.

È probabile che il Papa dedichi un momento di raccoglimento privato sulla tomba di San Francesco, un gesto di intima preghiera e rinnovamento spirituale.

Si vocifera anche la possibilità di un pranzo conviviale con le monache agostiniane a Montefalco, un’occasione per condividere un momento di semplice umanità.

Il gesto pontificio, in definitiva, si configura come un atto di profonda devozione e un’occasione per rinnovare l’impegno della Chiesa al servizio del Vangelo, nel solco del messaggio di San Francesco, testimone universale di pace e di speranza.

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