## Un’Amara Bacchetta Magica: Analisi e Commento PoliticoIl testo presenta una scena simbolica e carica di significato politico, incentrata sulla figura della Presidente della Regione Umbria e sull’uso metaforico di una “bacchetta magica” come promessa di soluzioni rapide e miracolose per i problemi della sanità regionale.
L’intervento della capogruppo di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace, è un’amara denuncia, un’accusa velata di non essere mantenute le promesse elettorali e un invito alla concretezza, condito da un pizzico di sarcasmo natalizio.
L’immagine della bacchetta magica, inizialmente presentata come un gesto personale e quasi cerimoniale tra l’assessore Bori e la Presidente Pace, viene immediatamente decostruita dalla capogruppo di FdI.
Quest’ultima, con la consegna di una nuova bacchetta, non fa altro che amplificare l’ironia della situazione, sottolineando l’inefficacia della precedente.
L’accusa non è diretta, ma si cela dietro un’elegante critica dei numeri, oggettivi e inequivocabili: liste d’attesa raddoppiate, bilanci in rosso, e un numero di assunzioni ben inferiore a quello promesso.
La frase “o lei questa bacchetta magica non ce l’aveva e allora ha mentito agli umbri oppure la bacchetta magica che le aveva regalato l’assessore Bori, suo mentore per la sanità regionale, non funzionava” è il fulcro dell’intervento.
La formulazione, pur ambigua, lascia intendere una profonda delusione nei confronti della gestione sanitaria regionale.
L’accusa di “mentire agli umbri” è grave, ma viene mitigata dalla possibilità che la bacchetta, anche se presente, fosse semplicemente “difettosa”.
Questo permette alla Presidente di evitare accuse dirette, pur rimanendo l’amarezza di non aver mantenuto le promesse.
L’utilizzo della ricorrenza natalizia, con l’espressione “siccome a Natale siamo tutti più buoni”, aggiunge un tocco di pungente ironia.
Il “piccolo presente” non è un gesto di cortesia, ma un monito, una sollecitazione a cambiare rotta e ad agire concretamente per risolvere i problemi reali della sanità umbra.
La richiesta specifica di assumere personale, azzerare le liste d’attesa e risanare i bilanci, soprattutto in vista dell’imposizione di nuove tasse, evidenzia l’urgenza della situazione e la responsabilità della Presidente.
In definitiva, il testo si configura come una critica politica feroce, mascherata da un gesto simbolico e condita da un umorismo amaro.
La “bacchetta magica” diventa così il simbolo di promesse vane, di illusioni e di una gestione sanitaria che, nonostante le buone intenzioni, non riesce a rispondere alle reali esigenze dei cittadini umbri.
L’intervento della capogruppo di FdI è un appello alla responsabilità, alla trasparenza e alla concretezza, in vista di un futuro dove le “bacchette magiche” lascino il posto a soluzioni reali e durature.






