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Chianti Rufina: Omaggio all’Umbria per il supporto post-alluvione

Nel cuore del Chianti Rufinaese, un territorio intriso di storia vitivinicola e orgoglio culturale, il Comune ha voluto celebrare un legame di solidarietà che trascende i confini regionali.

La cinquantesima edizione del Bacco Artigiano, festa dedicata al vino, alle tradizioni e all’identità locale, si è arricchita di un gesto simbolico di profonda gratitudine: un omaggio alla Regione Umbria per il tempestivo e cruciale supporto fornito durante l’emergenza alluvionale che ha colpito la zona nella scorsa primavera.
La cerimonia, un momento di commovente riconoscenza, ha visto la partecipazione di esponenti di spicco della Protezione Civile, a livello nazionale, regionale toscana e umbra.
L’ingegnere Gianluca Paggi, Direttore del governo del territorio, ambiente, riqualificazione urbana e coordinamento Pnrr della Regione Umbria, accompagnato da una delegazione di funzionari specializzati, ha rappresentato l’Umbria in un evento denso di significato.

Il Sindaco Daniele Venturi, affiancato dall’intera Giunta e dalla comunità rufinaisense, ha espresso con forza il desiderio di riconoscere pubblicamente il ruolo essenziale svolto dalla colonna mobile della Protezione Civile umbra.

La manifestazione ha voluto porre l’accento, in particolare, sull’importanza vitale del volontariato, linfa vitale del sistema di protezione civile, non solo in Umbria ma a livello regionale e nazionale.
L’atto simbolico della consegna delle chiavi della città alla delegazione umbra, unito alla consegna di una targa commemorativa, ha rappresentato un tributo alla dedizione, all’impegno e alla professionalità della struttura regionale di Protezione Civile, ma soprattutto alle donne e agli uomini che, con abnegazione, si dedicano al servizio della collettività.

Gianluca Paggi, a nome della Presidente della Regione Stefania Proietti, ha ribadito con profonda emozione l’importanza della collaborazione tra le regioni di fronte alle emergenze, sottolineando come i volontari umbri abbiano dimostrato ancora una volta la loro capacità di mobilitazione e il loro spirito di servizio, elementi imprescindibili per la resilienza di un territorio.
L’episodio si configura non solo come un gesto di cortesia istituzionale, ma come una testimonianza tangibile dei valori di solidarietà, cooperazione e reciproco aiuto che costituiscono il tessuto connettivo del nostro Paese, in grado di superare divisioni e confini per affrontare insieme le sfide che si presentano.

La ricorrenza ha dunque assunto un significato più ampio, celebrando la forza del legame umano e la capacità di ricostruire, insieme, dopo le avversità.

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