Nel cuore di una Cisgiordania martoriata da un conflitto persistente e dalle sue ripercussioni devastanti sulla Striscia di Gaza, il progetto di cooperazione internazionale “Land” si configura come un faro di resilienza e speranza. Ben oltre la cronaca dei bombardamenti e delle incursioni militari che plasmano quotidianamente la vita di innumerevoli comunità palestinesi, l’impegno di “Land” incarna un atto di vicinanza, un ponte di solidarietà costruito su fondamenta di dialogo e collaborazione. Come sottolinea Sandro Pasquali, sindaco di Passignano sul Trasimeno e presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, ente capofila del progetto finanziato da Aics, questa iniziativa rappresenta un messaggio potente: la possibilità di costruire relazioni positive e durature anche nelle circostanze più critiche.Dopo una fase preparatoria cruciale, caratterizzata dall’istituzione di due reti di comuni e dall’elaborazione dei Piani Ambientali Territoriali in aree strategiche a sud di Nablus e a ovest di Ramallah, il progetto è entrato a pieno regime, affrontando le sfide imposte dalla guerra con una tenacia encomiabile. Nonostante le difficoltà, un numero significativo di 21 autorità locali palestinesi, organizzate in due network, e 8 istituti scolastici sono attivamente coinvolti, con una partecipazione diretta di oltre 4.000 studenti attraverso la creazione di club ambientali. Questa mobilitazione a livello locale dimostra una forte volontà di ricostruire e di guardare al futuro con ottimismo.Le attività in corso spaziano dalla riqualificazione di due parchi pubblici gravemente danneggiati dalle recenti incursioni militari a Ni’Ilin e Awara, alla riattivazione di una stazione di compostaggio per rifiuti organici a Beta, a sud di Nablus, un intervento chiave per la gestione sostenibile delle risorse. Particolarmente innovativo è il progetto di un incubatore per start-up focalizzato sull’economia circolare a Bet Liqia, nella zona ovest di Ramallah, un motore di sviluppo locale e creazione di nuove opportunità. Parallelamente, si stanno concludendo i lavori di manutenzione e rinnovo del verde pubblico in 17 consigli di villaggio, un segnale tangibile di cura del territorio e miglioramento della qualità della vita delle comunità. Infine, il progetto sostiene finanziariamente 9 start-up innovative nel campo dell’economia circolare, incentivando l’imprenditorialità e la creazione di modelli di business sostenibili.”Abbiamo dimostrato,” afferma Pasquali, “che anche di fronte a un dramma di proporzioni incalcolabili, è possibile coltivare relazioni istituzionali basate sul rispetto, sull’ascolto e sulla cooperazione.” “Land” si distingue come una delle rare presenze internazionali attive in Cisgiordania, capace di mantenere viva la cooperazione a livello locale e di promuovere la sostenibilità e la dignità attraverso azioni concrete. L’iniziativa non si limita a fornire assistenza materiale, ma mira a rafforzare le capacità delle comunità palestinesi, a promuovere l’autodeterminazione e a costruire un futuro più prospero e pacifico.Il progetto “Land”, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, vede la collaborazione dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, dell’Unione Terre dell’Olio e del Sagrantino, del Comune di Assisi, Anci Umbria e Felcos Umbria, con il prezioso supporto tecnico di Auri e Tsa. Questa rete di partner testimonia l’importanza di un approccio multilaterale e integrato per affrontare le sfide complesse che affliggono la Cisgiordania e la regione.
Cooperazione in Cisgiordania: un progetto per la resilienza e il futuro.
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