La questione che affligge il liceo scientifico “Galeazzo Alessi” di Perugia, lungi dall’essere un episodio isolato, si configura come un campanello d’allarme per l’intero sistema educativo regionale. La missiva ufficiale, resa pubblica dal Comune e condivisa da tutte le forze politiche, rappresenta una risposta unitaria e urgente a una crisi che mina il diritto allo studio e la possibilità per gli studenti di compiere un percorso formativo completo e stimolante.La denuncia, firmata dalla sindaca Vittoria Ferdinandi, non si limita a segnalare una serie di disservizi, ma ne evidenzia la loro gravità e le conseguenze negative sullo sviluppo personale e intellettuale degli studenti. L’accumulo di problematiche, che spaziano dall’organizzazione complessa degli esami di certificazione linguistica Cambridge ai viaggi didattici, riflette una gestione scolastica apparente che versa in una situazione di profonda difficoltà, un sistema che sembra disfunzionale.Il malcontento dilagante, palpabile tra gli studenti, i genitori e il corpo docente, si è tradotto in un atto formale di sfiducia nei confronti della dirigente scolastica, un segnale di profondo disagio che non può essere ignorato. Questa decisione, presa dal Consiglio d’istituto, non è solo una critica alla leadership attuale, ma anche un grido d’aiuto per un cambiamento radicale nell’approccio alla gestione dell’istituto.L’azione congiunta del Consiglio comunale, trascendendo le divisioni ideologiche, testimonia l’urgenza di intervenire a tutela del bene comune, ovvero l’istruzione dei giovani. La scuola pubblica, per sua natura, dovrebbe essere un ecosistema di crescita, un luogo dove gli studenti possano sviluppare autonomia, senso di responsabilità e capacità di dialogo, elementi imprescindibili per la formazione di cittadini consapevoli e attivi.La lettera non è solo una denuncia, ma anche un invito a riflettere sul ruolo della scuola nel contesto sociale e culturale. È necessario che le istituzioni scolastiche siano in grado di offrire agli studenti un ambiente accogliente e stimolante, che promuova la creatività, l’innovazione e la partecipazione attiva. Un ambiente che sappia rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione, preparando i giovani ad affrontare le sfide del futuro con competenza e consapevolezza. Si auspica, pertanto, un intervento mirato e tempestivo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, al fine di ripristinare un clima di fiducia e di collaborazione all’interno del liceo Alessi, garantendo agli studenti il diritto a un’istruzione di qualità e a un futuro ricco di opportunità. L’episodio perugino, in definitiva, sollecita una riflessione più ampia sulla necessità di investire in risorse umane e finanziarie per sostenere le scuole pubbliche e garantire a tutti gli studenti pari opportunità di crescita e di realizzazione personale.
Crisi al liceo Alessi: un campanello d’allarme per la scuola umbra.
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