La Donazione del Kuwait a Norcia: Un Patto di Solidarietà a Rischio di SprofondareUna missiva aperta, veicolo di profonda preoccupazione, giunge da Nicola Alemanno, figura centrale nella storia di ricostruzione di Norcia e suo ex sindaco, rivolgendosi ai vertici regionali, alla direzione sanitaria locale, all’attuale amministrazione comunale e alla Protezione Civile.
La lettera, intrisa di un senso di responsabilità e di allarme, pone al centro un tema cruciale: il corretto e fedele utilizzo della generosa donazione del Kuwait, un atto di solidarietà internazionale erogato a seguito del devastante terremoto che ha colpito il territorio.
La donazione, pari a un milione di euro, era stata concepita come un contributo volto a innalzare il livello qualitativo dei servizi sanitari offerti nella comunità norcina, un impegno formalizzato attraverso una convenzione con lo Stato del Kuwait.
L’attuale proposta di destinare interamente questi fondi all’acquisto di attrezzature sanitarie per l’ospedale di Norcia solleva, a detta di Alemanno, dubbi profondi e potenziali profili di illecito amministrativo.
Un’interpretazione, per l’ex sindaco, che tradirebbe in modo inequivocabile lo spirito originario della donazione e che equivarrebbe a una distrazione di risorse pubbliche, compromettendo l’integrità dell’atto di generosità.
L’ospedale di Norcia, un presidio ricostruito con ingenti investimenti pubblici, circa dieci milioni di euro, e riconosciuto come punto di riferimento per un’area geografica disagiata, necessita di un equipaggiamento base essenziale: una TAC, ecografi, letti.
La responsabilità primaria di garantire questa dotazione ricade sulla Usl.
La donazione del Kuwait, secondo Alemanno, non deve fungere da sostituto, bensì da complemento, da volano per l’eccellenza.
Non si tratta di sostituire un’attrezzatura standard con un’altra, ma di elevare la qualità dei servizi offerti, permettendo alla comunità di accedere a tecnologie all’avanguardia.
L’azione intrapresa, secondo Alemanno, risulta incomprensibile e inaccettabile, un’aberrazione che rischia di compromettere la fiducia e la reputazione della comunità norcina a livello internazionale.
L’ex sindaco si dichiara determinato a difendere con ogni mezzo lecito gli interessi della città, un impegno che riflette un profondo senso di appartenenza e di responsabilità verso i suoi concittadini.
La missiva si conclude con un monito rivolto al sindaco Boccanera, un invito alla riflessione serena e responsabile, un appello a porre l’interesse della comunità al di sopra di ogni altra considerazione.
Le scelte operative, sottolinea Alemanno, hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini, e il costo di decisioni affrettate e discutibili è pagato da tutti.
È tempo, dunque, di recuperare un approccio improntato alla trasparenza, alla partecipazione e alla valorizzazione del patrimonio umano e materiale di Norcia, un patrimonio che va custodito e protetto con cura e dedizione.
La rappresentanza di una comunità non si esaurisce nella mera formalità di un incarico, ma si traduce nella capacità di interpretare e soddisfare le sue aspirazioni più profonde.