La partecipazione della sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, al corteo romano che invocava un cessate il fuoco immediato a Gaza e il pieno riconoscimento dello Stato palestinese, rappresenta un atto di profonda responsabilità civica e un’espressione coerente con l’identità di Perugia come città impegnata per la pace. Lungi dall’essere una mera partecipazione a una manifestazione, si configura come un intervento qualificato, un monito solenne rivolto alla comunità internazionale.Il grido che si leva da Piazza, un coro di voci provenienti da associazioni per i diritti umani, rappresentanti della società civile e cittadini di ogni estrazione, esprime un’urgenza ineludibile: la giustizia non può essere sacrificata sull’altare di interessi geopolitici e la pace è un concetto vuoto senza il rispetto del diritto internazionale. La tragedia umanitaria che si consuma nella Striscia di Gaza, con la sua sequenza inaccettabile di perdite civili – bambini, donne, uomini – non può essere ignorata o minimizzata; il silenzio, in questo contesto, sarebbe un complice.La richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese non è un atto unilaterale, ma un imperativo di giustizia riparatoria e un prerequisito imprescindibile per una soluzione politica duratura. Un impegno politico tangibile da parte dell’Italia e dell’Unione Europea in questa direzione costituirebbe un segnale di speranza e un passo concreto verso la creazione di un futuro basato sulla parità di diritti e sul rispetto reciproco. Sostenere una Palestina libera significa abbracciare i principi fondamentali di legalità, dignità umana e dialogo costruttivo, un imperativo morale che trascende le dinamiche di potere e le divisioni ideologiche.La comunità internazionale è chiamata ad abbandonare le ambiguità e ad agire con coraggio, assumendosi la responsabilità di promuovere una soluzione equa e sostenibile. La città di Perugia, custode di una tradizione di accoglienza e di impegno per i diritti umani, non può rimanere distaccata da questa drammatica realtà. L’amministrazione comunale si impegna a rafforzare le iniziative di sensibilizzazione, a promuovere la cooperazione internazionale e a coltivare la cultura della pace, attraverso progetti educativi, scambi interculturali e sostegno alle organizzazioni che operano sul campo. Questo impegno si traduce in un’azione concreta, un contributo alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico, in linea con i valori fondanti della storia civile e democratica di Perugia, una città che aspira a essere un esempio di dialogo e di solidarietà tra i popoli.