L’amministrazione regionale ha gestito una complessa eredità finanziaria con rigore, prontezza e una visione strategica, assicurando la solidità del bilancio e il pieno rispetto delle normative di finanza pubblica.
Questa gestione prudente, improntata alla trasparenza e alla conformità, ha permesso di affrontare con equanimità anche le recenti osservazioni della Consulta, come sottolineato dalle consigliere regionali Donatella Tesei (Lega) e Paola Agabiti (Fratelli d’Italia) in riferimento alla sentenza numero 150 della Corte Costituzionale riguardante il trasferimento di 14,2 milioni di euro dal Fondo Sanitario Regionale all’ARPA Umbria nel 2023.
La vicenda, radicata in una normativa regionale del 1998, ha permesso per oltre due decenni il finanziamento delle attività dell’ARPA attraverso il Fondo Sanitario Nazionale, un meccanismo consolidato e non soggetto a contestazioni o criticità fino al 2023.
Nonostante l’assenza di modifiche da parte delle precedenti amministrazioni, l’attuale Giunta, di fronte alle riserve emerse durante la fase di pre-parifica del 2023, ha dimostrato un’azione tempestiva e responsabile.
L’approccio è stato improntato alla massima trasparenza e a una collaborazione istituzionale piena, traducendosi nel ritiro del rendiconto e nell’istituzione di un fondo di accantonamento prudenziale di pari importo (14,2 milioni di euro), chiaramente individuabile nell’allegato H1 del rendiconto 2023.
Questa misura ha garantito l’impossibilità di utilizzo di tali somme fino a un chiarimento definitivo, preservando l’integrità della posizione finanziaria regionale.
I fondi, sottolineano le consigliere, sono e restano a disposizione, integrati nel bilancio regionale e pronti per essere riallocati al bilancio sanitario una volta concluso il procedimento in corso.
Questa manovra ha evitato impatti negativi sui servizi sanitari e sui livelli essenziali di assistenza, risolvendo la questione contabile con immediatezza e tutelando l’integrità dei conti pubblici.
Inoltre, la Giunta ha anticipato possibili sviluppi futuri, predisponendo e approvando nel 2024 una legge regionale che ha risolto definitivamente la problematica, separando in modo preciso le risorse destinate alla sanità da quelle indirizzate alle altre funzioni ambientali dell’ARPA.
Questa normativa assicura una gestione finanziaria ottimale per il 2023, grazie a un fondo dedicato e pienamente disponibile, e garantisce la corretta imputazione delle risorse negli anni successivi.
La decisione, lungimirante, testimonia un impegno costante verso una governance finanziaria responsabile e trasparente, a salvaguardia del benessere dei cittadini umbri e del corretto andamento delle finanze regionali.
La vicenda, lungi dall’essere una critica alla gestione precedente, si configura come un’opportunità per consolidare pratiche amministrative ancora più rigorose e innovative.